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Visualizzazione dei post da luglio, 2020

La scrittura cinese

La scrittura cinese A parte forme più antiche, tuttora indecifrate, è verso il 1300 avanti Cristo che appaiono in Cina le prime iscrizioni. Si tratta di due tipi distinti di scrittura, ambedue ideografici: di uno abbiamo tracce sui vasi in bronzo della dinastia Shang, mentre l'altro, molto più stilizzato, si trova per lo più inciso su ossa e gusci di tartaruga, che venivano usati per divinazioni ed oracoli. Dal 1000 a.C. la scrittura si diffuse e si standardizzò in una forma filiforme e curvilinea, ancora utilizzata nei sigilli cinesi, e che per questo viene chiamata caratteri sigillo. Tra il terzo e il quarto secolo dopo Cristo i caratteri cinesi, che non venivano più incisi ma scritti con un pennello, assunsero una forma quadrata, praticamente indistinguibile da quella dei caratteri a stampa moderni. La scrittura cinese, per la sua natura strettamente ideografica e per la sua lunga storia, è il sistema di scrittura con il più alto numero di segni:

L'alfabeto arabo

L'alfabeto arabo Nato verso il V sec. d.C. da un processo di rapida corsivizzazione dell'aramaico prima e del nabateo poi, l'alfabeto arabo deve la sua enorme diffusione al fatto che esso divenne la scrittura dell'Islam e del suo libro sacro, il Corano: da quel momento fino alla fine del medioevo l'arabo fu l'alfabeto più diffuso nel mondo. La sua natura corsiva e facilmente deformabile, unita al divieto coranico di fare immagini, ha portato nel corso dei secoli all'uso decorativo della scrittura stessa, facendo sì che l'arabo, assieme al cinese, avesse una delle più elevate tradizioni calligrafiche. Come quasi tutte le scritture semitiche, l'arabo si scrive da destra verso sinistra e quasi sempre senza le vocali, rese in caso di necessità con segni diacritici sopra, sotto e dentro le consonanti. Nel caso dell'arabo, tuttavia, la situazione è ulteriormente complicata dal fatto che anche molte consonanti hanno la stessa forma e si distin

Sanctus Marcus Venetus

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cronologia greca antica

IX - VIII secolo a.C. : raggiungimento del definitivo assetto costituzionale a Sparta 776 a.C. : inizio delle gare panelleniche ad Olimpia 753 - 738 (o 743-724) a.C. : cronologia tradizionale per la I guerra messenica 684 - 668 a.C. : seconda guerra messenica 683 - 682 a.C. : inizio dell'arcontato annuale ad Atene 625 a.C. : Medi e Babilonesi si ribellano all'Assiria 624 - 620 a.C. : legislazione di Dracone 612 a.C. : distruzione di Ninive: nascono il regno di Media e il Nuovo Regno Babilonese 594 - 593 a.C. : arcontato di Solone ad Atene 561/560 - 556/555 a.C. : primo periodo della tirannide di Pisistrato ad Atene 559 - 529 a.C. : Ciro II il Grande, re di Persia 549 a.C. : inizio del secondo periodo della tirannide di Pisistrato 546 a.C. : conquista persiana della Lidia 539 a.C. : conquista persiana di Babilonia 534/533 - 528/527 a.C. : terzo periodo della tirannide di Pisistrato 529 - 522 a.C. : Cambise re di Persia 528/527 - 511/510 a.C. : t

il leone di Venezia conferenza

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Le opere pubbliche realizzate per iniziativa di Pericle

Le opere pubbliche realizzate per iniziativa di Pericle “Le opere di Pericle sono ammirate, anche se realizzate in breve tempo, per la loro lunga resistenza, perché ciascuna di esse fin da allora sembrava antica per la sua bellezza, cosicché ancora oggi conserva il suo vigore e sembra sempre fresca e recente, fornita, per chi osserva, di non si sa quale affascinante fioritura, resistente al logorio del tempo”. Plutarco, Pericle , 13, 3, I-II sec. d.C.

I Fenici e l'invenzione dell'alfabeto

I Fenici e l'invenzione dell'alfabeto “La gente dei Fenici ha la grande gloria di avere inventato le lettere dell'alfabeto”. Plinio il Vecchio, Storia naturale , V, 13, 67, I sec. d.C. “Questi Fenici giunti con Cadmo (in Grecia) [...] introdussero presso i Greci [...] molte conoscenze, tra cui le lettere dell'alfabeto, che, come credo, i Greci non avevano prima”. Erodoto, V, 58, V sec. a.C. “Contro coloro che sostengono che i Siri sono gli inventori delle lettere dell'alfabeto e che i Fenici, appresele da questi, le trasmissero ai Greci, [...] (i Cretesi) dicono che i Fenici non le inventarono dall'inizio, ma soltanto cambiarono la forma dei segni”. Diodoro Siculo, V, 74, 1, I sec. a.C.

Serse e i Cartaginesi

Serse e i Cartaginesi Su un presunto accordo tra Serse e i Cartaginesi: “Serse [...] desideroso di distruggere tutti i Greci, mandò messaggeri ai Cartaginesi a proporre una collaborazione e stipulò un accordo: egli avrebbe condotto una spedizione contro quelli che abitavano in Grecia, mentre i Cartaginesi contemporaneamente [...] avrebbero combattuto contro i Greci che risiedevano in Sicilia e in Italia”. Diodoro, XI, 1, 4-5

Le miniere di Maronea

Le miniere di Maronea Come furono scoperte le miniere di Maronea ( Laurio ) e lo stato ricavò dallo sfruttamento 100 talenti, alcuni consigliarono di distribuire i soldi al popolo, ma Temistocle si oppose. [...] Egli fece prestare un talento a ognuno dei cento uomini più ricchi di Atene [...]. Ricevuto il denaro [...] costruì cento triremi, perché ciascuno dei cento ne costruì una, con le quali gli Ateniesi combatterono per mare a Salamina contro i Barbari. Aristotele, Costituzione degli Ateniesi , XXII, 7, V sec. a.C.

Avventure di un naufrago

Avventure di un naufrago "Quando discesi al mare con una nave [...] con un equipaggio di marinai scelti in tutto l'Egitto [...] ad un tratto giunse una tempesta prima che noi raggiungessimo terra: sopportammo il vento, ma rinforzò e una gigantesca onda si abbatté sulla nave. Allora la nave affondò e di quelli che erano in essa non rimase nessuno. Io fui gettato da un'onda su di un'isola e passai tre giorni da solo [...]. Trovai fichi e uva là, e ogni tipo di verdure scelte, fichi di sicomoro e cocomeri, come se fossero coltivati; e trovai anche pesci e uccelli: non c'era niente che non ci fosse in quell'isola". Avventure di un naufrago , Papiro egizio del Medio Regno