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Visualizzazione dei post da agosto, 2008

BOLOGNA - A Porta Galliera ritornano i segni delle mura e il canale

BOLOGNA - A Porta Galliera ritornano i segni delle mura e il canale MICOL LAVINIA LUNDARI la Repubblica (Bologna) 30/08/2008 Il passato architettonico della Bologna medievale sta per tornare visibile a Porta Galliera, tra segni delle antiche mura e lo scorrimento sotterraneo delle acque, grazie al Programma triennale dei lavori pubblici che si prenderà cura soprattutto di Rocca Galliera: quelle rovine strette fra la Montagnola e l´Autostazione, dove per cinque volte, fra il Trecento e il Cinquecento, i pontefici tentarono la costruzione di un castello. Ogni volta i bolognesi si ribellarono, distruggendo quanto era stato costruito. I ruderi che si possono vedere oggi è quanto rimane dell´ultimo tentativo, quello di Giulio II, naufragato per volere dei cittadini nel 1512. Due sono i progetti che riguardano l´area: il primo vuole ridisegnare il percorso delle mura, l´altro invece vuole portare alla luce il canale che scorre sotto via Indipendenza e che si collega a quello già scoperto in

PRATO - Una città sepolta e pezzi di grande valore

PRATO - Una città sepolta e pezzi di grande valore Il Tirreno 31/08/2008 PRATO. Il bollino dei “quattro sassi” durò poco. Serviva, più che altro, a giustificare l’avanzamento dei lavori di un interporto per il quale, a dirla tutta, ancora non si intravedono ruolo e collocazione precisi. I ritrovamenti comprendono una kylix d’inestimabile valore, attribuita a Douris; una domus di dimensioni eccezionali; strade e mura. Con tutto un ventaglio di gioielli, sculture, vasi, ornamenti di raro pregio e addirittura rarissimi per l’epoca. Se il cartello degli ultimi lavori porta la data del 2007, la cronistoria è presto ricostruita. Nell’inverno 1997, i lavori di sbancamento per la realizzazione dell’interporto fecero emergere le prime testimonianze archeologiche. Due anni dopo, estate 1999, vennero effettuate le prime indagini archeologiche. Nella nota inviata dalla Soprintendenza al Comune si legge che a seguito di alcuni scavi e di una indagine archeologica vera e propria, finanziata dalla So

Archeologia in laguna : origini di Orbetello e della sua laguna

Archeologia in laguna : origini di Orbetello e della sua laguna MERCOLEDÌ, 27 AGOSTO 2008 IL TIRRENO - Spettacolo Decisamente preziosa la bella opportunità di domani per conoscere meglio le origini di Orbetello e della sua laguna, un’opportunità da cogliere al volo per tutti i vacanzieri ancora in Maremma. Protagonista della giornata che avrà inizio alle ore 11 sarà la Duna di Feniglia (ingresso lato Ansedonia) dove sono state riportate alla luce le rovine di un abitato villanoviano. I lavori dello scavo archeologico, per conto dell’Università di Milano (alla ricerca di tracce dell’età del bronzo), erano già in essere nel 2002 e, all’epoca, la parte della duna di Feniglia, presa in considerazione era quella adiacente alla caserma della Forestale di Ansedonia. Ad accompagnare tutti i visitatori nell’escursione guidata di domani mattina, penserà la prof. Nuccia Negroni Catacchio con il prof. Massimo Cardosa dell’Università di Milano. La visita guidata di fine agosto, rientra nella progra

Gavette di ghiaccio, veleni e sciacalli

Gavette di ghiaccio, veleni e sciacalli Laura Guardini Corriere della Sera – Milano 28/8/2008 Memorie del '15-'18 Non c'è pace tra i fortini e le trincee dell'Adamello. La vicenda dei musei di Temù Denunciati dieci «cacciatori di cimeli». Una querela per diffamazione La «battaglia» tra i due musei della Grande Guerra ha un risvolto giallo, protagonisti i «cacciatori di cimeli» TEMU'(Brescia) — E ora, tra amministrazione di Temù e Museo della Guerra Bianca in Adamello, è arrivata anche una denuncia per diffamazione: l'ha presentata ieri mattina ai carabinieri il vicesindaco Giuseppe Pasina contro il curatore del museo Antonio Trotti. È il capitolo più recente di una vicenda annosa e complicata, con sullo sfondo la realizzazione della nuova sede del museo: dove però sabato scorso il Comune ha inaugurato il «Museo civico camuno della Grande Guerra», mentre i responsabili dell'altro museo, istituito nel 1974, minacciano di lasciare Temù e trovare sistemazione al

Rinvenuta una maschera di 2 mila anni fa

MOLISE - Rinvenuta una maschera di 2 mila anni fa Il Tempo (Molise) 13/08/2008 LONGANO Ha più di duemila anni la maschera di bronzo rinvenuta qualche tempo fa in territorio di Longano. È databile alla prima meta' del VI secolo a.C." A parlare della scoperta il soprintendente ai Beni Archeologici della Regione Molise Mario Pagano. «Fin dall'inizio non abbiamo avuto dubbi sulla sua autenticità - ha spiegato qualche tempo fa Pagano a RaiUtile - visto che da un sopralluogo effettuato sul sito del ritrovamento sono stati raccolti numerosi frammenti, databili dalla fine dell'età del ferro all'eta' arcaica. Il contesto archeologico, il luogo, lo stile non danno dubbi sul fatto che sia vera. Questo e' stato in parte confermato dalle analisi in corso presso l'Istituto Centrale del Restauro e dai restauratori che hanno condotto gli interventi di conservazione". Rimane avvolta nel mistero la funzione della maschera. Per il soprintendente Pagano: "L'o

Arte rupestre, nuove scoperte in Valcamonica

Arte rupestre, nuove scoperte in Valcamonica MARIELLA TANZARELLA MERCOLEDÌ, 20 AGOSTO 2008 LA REPUBBLICA Milano Orme di piedi, un uomo che impugna tre chiavi: ecco i risultati dell´ultima campagna archeologica nel Bresciano Un´area montuosa, a tratti impervia, con ampie zone coperte da una vegetazione fitta di castagni, olmi, ontani, noccioli, ciliegi, arbusti, frutti selvatici, piante aromatiche e officinali. Perfetta per una gita nella natura, la zona della Valcamonica che si estende più o meno tra Capo di Ponte (Parco nazionale di Naquane), Ceto, Cimbergo e Paspardo in realtà racchiude un vero tesoro: le incisioni rupestri, in una quantità nettamente superiore a qualunque altro sito europeo e di qualità notevole, fanno di questa regione (iscritta dal 1979, primo sito italiano e numero 94 nel mondo, nella lista del Patrimonio culturale mondiale dell´Unesco) una fonte unica di informazioni su arte e storia (e molta preistoria). Il periodo rappresentato è vastissimo: oltre ottomila ann

POMPEI: DAL PRIMO SETTEMBRE APRONO LE DOMUS CHIUSE

POMPEI: DAL PRIMO SETTEMBRE APRONO LE DOMUS CHIUSE Pompei (Na), 22 ago. (Adnkronos/Adnkronos Cultura) - Firmato oggi l'accordo strategico tra il soprintendente archeologico di Pompei Pietro Giovanni Guzzo, Uil, Cgil, Flp, Una e Rdb che consentira', dal 1 settembre, la riapertura a costo zero di 17 domus chiuse. Lo afferma il coordinamento nazionale Uil Beni e Attivita' Culturalia in una nota diffusa oggi, secondo la quale sarabbero state individuare piu' di 30 unita' di personale che saranno impiegate nell'azione di rilancio degli scavi, ma anche per dare risposte agli assetti organizzativi della Soprintendenza di Napoli Pompei. "L'accordo di oggi - si legge nella nota - rappresenta una risposta in termini di trasparenza all'operazione di facciata messa in campo dal Commissario Profili e che, di fatto, da' sostanza alla denuncia annunciata dal segretario generale della Uil alla Procura della Corte dei Conti per eventuale danno all'erario ma

ABRUZZO. Civitaluparella. Archeologi di Pisa scoprono graffiti di epoca preistorica.

ABRUZZO. Civitaluparella. Archeologi di Pisa scoprono graffiti di epoca preistorica. il messaggero ed. abruzzo/regioni/, 22-08-2008 LANCIANO - Millenari graffiti affiorati nel Medio Sangro; ecco una straordinaria scoperta archeologica effettuate da ricercatori dell’Università di Pisa. L’arte rupestre preistorica è affiorata sulle stupende rocce presenti nel comune di Civitaluparella. Uno dei due siti individuati potrebbe costituire una sorta di santuario preistorico all’aperto. I ritrovamenti saranno analizzati in una conferenza che si terrà nel locale Municipio, sabato 23 agosto, alle 18. Sarà il professor Tommaso Di Fraia, docente presso il Dipartimento di Scienze Archeologiche dell’ Università di Pisa, ad illustrare la scoperta. Previsti interventi anche di Silvano Agostini, della Baaas d’Abruzzo, e del professor Aurelio Manzi, scopritore di alcune delle raffigurazioni. Le manifestazioni artistiche preistoriche, costituite da numerose incisioni e pitture realizzate su ampie pareti r

PRATO - Un campo incolto? No sono gli scavi etruschi di Gonfienti

PRATO - Un campo incolto? No sono gli scavi etruschi di Gonfienti DOMENICA, 24 AGOSTO 2008 IL TIRRENO - Prato La protesta del comitato: «Erbacce e degrado che testimoniano il disinteresse di questa città» PRATO. Più che scavi archeologici, sembrano campi incolti. Robaccia di periferia da ricoprire in attesa delle ruspe. E invece è il territorio della città etrusca sul Bisenzio. Che peccato. A denunciare, un’altra volta, le condizioni degli scavi di Gonfienti è Francesco Fedi, del comitato Città etrusca al quale un cittadino infuriato si è rivolto, corredando la protesta di foto che documentano «il completo stato di degrado e abbandono - spiega Fedi - del sito archeologico». «E ancora una volta - aggiunge - qualche rappresentante delle istituzioni, sempre un pò scocciato, tornerà ad allargare le braccia farfugliando qualche sproloquiante giustificazione». «Chi ha fatto la segnalazione - aggiunge - ha riferito anche di aver chiesto informazioni a un passante che, con parole testuali, avr

Pompei. Molte dimore non sono neanche segnate nella piantina degli Scavi.

CAMPANIA - Pompei. Molte dimore non sono neanche segnate nella piantina degli Scavi. SUSY MALAFRONTE 24/08/2008 il Mattino Eppure ci sono. Rappresentano le più belle e incantevoli dimore dei pompeiani di duemila anni fa. Da decenni inviolabili dagli sguardi dei turisti, dal primo settembre ritorneranno a incantare il mondo con i meravigliosi e suggestivi affreschi e mosaici. Sette giorni di attesa a partire da oggi, dunque: 11 subito aperte, altre otto completamente visitabili da novembre. Poi, c’è da credere che ci sarà una folla di appassionati che tornerà a vedere le case rimaste per anni solo nella memoria, oppure mai viste prima. Come la dimora di Ifigenia, riportata alla luce tra il 1824 e il 1825, una tipica domus pompeiana dove nel peristilio fu rinvenuto il famoso sacrificio di Ifigenia. Quella del principe di Napoli, dei gladiatori, di Trebio Valente, dei quadretti teatrali, di Marco Lucrezio Frontone e di Obellio Firmo, casa disabitata quando la furia del Vesuvio si abbatté

VOLTERRA: La tomba nascosta avvolta da ragnatele

TOSCANA - VOLTERRA: La tomba nascosta avvolta da ragnatele di Elena Bizzotto MARTEDÌ, 26 AGOSTO 2008 IL TIRRENO - Pontedera Un altro sito etrusco dimenticato: si trova vicino a Montebradoni VOLTERRA. La necropoli dimenticata, vicino a Badia, sta cadendo a pezzi. Un’altra tomba etrusca si aggiunge alla lista del patrimonio artistico lasciato in stato di semi abbandono nella zona di Volterra. Dopo le tombe di San Giusto, si tratta stavolta della necropoli di Badia - Guerruccia. La situazione è diversa: non più problemi prevalenti di spazzatura, ma di abbandono. Può darsi che siano stati iniziati dei lavori, come testimoniano dei guanti e un monticcio di terra, ma non sono mai stati portati a termine. La valorizzazione di questa testimonianza storica è pari a zero, c’è solo un cartello con qualche accenno storico, ma nemmeno un’indicazione sulla strada. Tutti i vasi trovati all’interno della tomba si trovano a Firenze. Chissà quante meraviglie inesplorate dell’era etrusca si nascondono ne

Ritrovata la Feltre medioevale

FELTRE - Ritrovata la Feltre medioevale Anna Valerio 06 AGOSTO 2008, IL GAZZETTINO ONLINE lavori per la sistemazione del Bosco Drio Le Rive (progetto Gold Ring) hanno portato alla luce la Porta nord Il sindaco Vaccari: «È una grande scoperta, ora cerchiamo i fondi per il restauro» La Feltre medioevale svela i suoi più reconditi segreti e a nord di Colle delle Capre rispunta l'antica porta d'accesso alla città. Dopo la Feltre rinascimentale che tutti possiamo ammirare ogni giorno entrando in cittadella e percorrendo via Mezzaterra e via Paradiso, il sottosuolo regala alla città anche quella medioevale con la sua porta a nord e le mura difensive. La scoperta è stata fatta nei giorni scorsi da un'équipe di archeologi coordinata dalla dottoressa Marisa Rigoni, della Soprintendenza ai beni archeologici del Veneto. «In realtà si sapeva che da qualche parte c'era la porta nord del centro storico - spiega con grande soddisfazione il sindaco Gianvittore Vaccari - ne avevamo noti

AQUILEIA - Riappare la domus del quarto secolo

AQUILEIA - Riappare la domus del quarto secolo Livio Nonis 07 AGOSTO 2008, IL GAZZETTINO ONLINE Si conclude la campagna estiva di scavi 2008 dell’ateneo triestino con buoni risultati scientifici Nell’abitazione, considerata tipica dell’epoca e del luogo, ritrovati anche ambienti riscaldati Aquileia Sta per essere conclusa ad Aquileia per quest'anno la campagna di scavi del dipartimento di Scienze Antichità della facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Trieste. I lavori hanno dato ulteriore risposta agli interrogativi degli archeologi riguardanti la ricostruzione completa di una domus del quarto secolo (datazione certa per il ritrovamento, su un pavimento, di una moneta), quale modello di una domus aquileiense, che finora non era mai stata rilevata nella sua interezza. Importante anche l'aver trovato nella domus degli ambienti riscaldati, mediante la messa in luce di un'intercapedine fra un primo pavimento in coccio e tegole e un secondo pavimento, posizionato

AOSTA La seduzione dei frammenti antichi

AOSTA La seduzione dei frammenti antichi LUNEDÌ, 11 AGOSTO 2008 la Repubblica Ad Aosta la collezione raccolta negli anni da Bardini Aosta, la Augusta Praetoria Salassorum dei Romani, ospita, divisa tra le imponenti strutture del Criptoportico romano e le sale del Museo archeologico regionale, una mostra sofisticata e complessa (Augusta Fragmenta, mostra e catalogo Electa a cura di Mario Scalini, aperta fino al 28 ottobre). Costruita con materiale proveniente nella sua totalità dai musei fiorentini, la mostra ruota essenzialmente intorno a oggetti della collezione Bardini, l´immensa ed eclettica raccolta di antichità romane, pitture gotiche e rinascimentali, rifacimenti e restauri, che l´antiquario Stefano Bardini aveva ammassato nella sua casa-museo fiorentina. Bardini era un personaggio tipico di quel mondo un po´ pioneristico e molto truffaldino che, una volta compiuta l´unità del paese, si lanciò senza eccessivi scrupoli nel saccheggio e nel commercio del patrimonio artistico italia

Andar per cippi etruschi nell’Ipogeo del Belvedere

PARCO ARCHEOLOGICO Andar per cippi etruschi nell’Ipogeo del Belvedere LUNEDÌ, 11 AGOSTO 2008 IL TIRRENO - Pontedera TERRICCIOLA. I cippi funerari etruschi fanno il loro ingresso nell’Ipogeo del Belvedere. «E’ il primo passo verso l’ampliamento del percorso archeologico sperimentale. Al momento si tratta della raccolta più completa del territorio», sono parole di entusiasmo quelle del sindaco di Terricciola Alessandro Guerrini. «Si tratta di un’operazione riuscita grazie all’impegno non solo nostro, ma anche della Sovrintendenza archeologica e del gruppo Tectiana». Il primo cittadino ripercorre quel lungo filo di Arianna fatto di scoperte, ostacoli da superare e successi che hanno caratterizzato il territorio. La riscoperta dei cippi funerari etruschi della Valdera fatta da Giulio Ciampoltrini della Sovrintendenza archeologica della Toscana sul finire degli anni settanta gettò luci insperate sulla classificazione e comprensione di un reperto archeologico tipico ma allo stesso tempo raro