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Visualizzazione dei post da settembre, 2010

Rinvenute altre tombe del III secolo a.C.

Rinvenute altre tombe del III secolo a.C. Luigina Pileggi Catanzaro (08/09/2010) GAZZETTA DEL SUD Gli studiosi non escludono la possibilità che in questa zona si trovi la necropoli dell'antica Terina È una tomba unica nel suo genere. Come non se n'erano mai viste prima. La scoperta del sarcofago del III secolo a.C. in un oliveto vicino alla caserma dei vigili del fuoco a Caronte, così come anticipato ieri dalla Gazzetta del Sud, è di certo una delle scoperte più importanti avvenute negli ultimi anni nel nostro territorio. Si tratta infatti di una tomba monumentale che non ha precedenti nel lametino e che di certo, per la fattura e le accurate lavorazioni, doveva appartenere a qualche personaggio importante dell'epoca. La cassa è infatti formata da ben otto lastre calcaree: due laterali, due testate e quattro usate per la copertura. I due lati lunghi del sarcofago sono formati da pezzi monolitici, mentre nella parte interna della lastra superiore sono state trovate delle inc

Spunta un’altra teoria su Ötzi «Fu una sepoltura rituale»

Spunta un’altra teoria su Ötzi «Fu una sepoltura rituale» CORRIERE DEL TRENTINO 12 set 2010 Alto Adige L’Uomo del ghiaccio, vissuto 5300 anni fa e trovato mummificato nel 1991 sul monte Similaun, in Val Senales, fu oggetto di sepoltura rituale: riposava vicino ad uno sperone di roccia di forma triangolare e aveva con sè oggetti simbolo e sostanze terapeutiche che potrebbero costituire il suo corredo funebre. L’ipotesi, avanzata fin dal 2000 dall’archeologo Renato Fasolo di Verona, il quale ne rivela solo ora i dettagli, è sorretta dal contesto del ritrovamento, dalla disposizione e dalla funzione degli oggetti rinvenuti attorno. Più in alto rispetto al corpo, spiega Fasolo, sono stati trovati un arco, un’ascia, una gerla e una stuoia, «collocati su massi presso uno sperone roccioso sopra il quale si estende una piattaforma triangolare che richiama la forma di un pugnale». La piattaforma rocciosa sovrastante la conca nella quale giaceva il corpo si presenta quindi come «un possibile luo

Disegno raffigurante i primi scavi di Pompei

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Disegno raffigurante i primi scavi di Pompei

La tomba di un bimbo con i suoi "giocattoli"

La tomba di un bimbo con i suoi "giocattoli" Nuccio Anselmo Messina (08/09/2010) GAZZETTA DEL SUD Si tratta di una sepoltura con un corredo eccezionale: un modellino di barca e alcune statuette C'era ancora tanta storia da riscoprire nelle viscere di Largo Avignone, al numero 83 di via Cesare Battisti, dopo i primi straordinari risultati archeologici emersi nel novembre del 2009. Una delle tante pagine ritrovate della città su cui bisogna tenere sempre alta l'attenzione per la nostra "memoria". E il lavoro di scavo degli archeologi in questi mesi è proseguito parecchio, fino ad estate inoltrata. E pensare che la storia di questo cantiere cominciò negli anni Settanta, quando fu scoperta dall'associazione "Amici del Museo" una tomba a camera monumentale, che oggi è conservata sotto la scalinata. Adesso c'è la tomba di un bimbo venuta alla luce, una grande scoperta. Una delle aree già esplorate aveva restituito nel novembre del 2009 parecchie

Lama d’Antico e la via Egnazia. Gli scavi in riva all’Adriatico

Lama d’Antico e la via Egnazia. Gli scavi in riva all’Adriatico di MARILENA DI TURSI Corriere del Mezzogiorno 10 set 2010 Salerno La Puglia un Corridoio 8 ce l’aveva già dalla notte dei tempi, da quando cioè era parte integrante di un traffico di merci, popoli e cultura che dall’Occidente si muoveva fino in Oriente, più precisamente dall’Adriatico al mar Nero. Un tracciato di scambi, un asse strategico che in passato si chiamava via Egnazia, e che già allora metteva in relazione la Puglia con i Balcani, insomma un percorso viario dalle multiformi stratificazioni culturali e artistiche. Egnazia naturalmente era anche una città dalla lunga storia urbana, ben evidenziata dagli scavi archeologici che, con l’adiacente museo, costituiscono uno dei siti più affascinanti di tutta la regione. Sopra, foto aerea della zona archeologica di Egnazia. Nel tondo, la via Traiana La più antica presenza umana risale all’età del bronzo (XV-XII secolo a.C.), seguita da una fase messapica, testimoniata da u

Piatto ritrovato a Hildesheim

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Piatto ritrovato a Hildesheim

Disegno di un antico ristorante pompeiamo - da una pittura murale

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Disegno di un antico ristorante pompeiamo - da una pittura murale

Munere Mortis La necropoli del Frizzone di Capannori

Le pillole di 2000 anni fa

Corriere della Sera 14.9.10 Le pillole di 2000 anni fa Hanno più di duemila anni le pillole preparate dagli antichi greci, che archeologi americani sono riusciti ad analizzare con l’esame del Dna. Le pillole sono state trovate in una nave affondata al largo della Toscana nel 130 a.C. che trasportava medicine. Gli esperti sono stati in grado di analizzare queste compresse millenarie, scoprendo che erano realizzate mescolando più di dieci estratti di diverse piante, tra cui l’ibisco (importato probabilmente dal medio Oriente o dall’India e dall’Etiopia), il sedano, le carote e le cipolle selvatiche. «Per la prima volta possiamo confermare quanto scrissero Dioscoride e Galeno e quanto prescritto dai medici greci dell’antichità» ha affermato Alain Touwaide, dello Smithsonian National Museum of Natural History di Washington (Usa).

Il party più antico del mondo 40 invitati, dodicimila anni fa

La Repubblica 31.8.10 Tracce della festa trovate da due archeologhe di Gerusalemme in una grotta della Galilea. Lo studio su Pnas Era stata organizzata per la sepoltura di una donna, forse la sciamana del villaggio. Mangiarono uri e tartarughe Il party più antico del mondo 40 invitati, dodicimila anni fa di Elena Dusi "Già in quell´epoca banchettare serviva a consolidare le relazioni tra gli individui" Cacciatori di giorno, amanti del convivio la notte. La sola differenza è che gli uomini primitivi festeggiavano con bue e tartaruga al posto di champagne e tartine. Per preparare il cibo trascorrevano giorni e giorni a cacciare, e dai resti degli oltre 300 chili di carne che gli archeologi hanno ritrovato in una grotta in Galilea, si è dedotto che gli invitati alla più antica festa della storia umana fossero tra i 35 e i 40, tutti evidentemente molto affamati. Il party primitivo, ricostruito dalle archeologhe Natalie Munro dell´università del Connecticut e Leore Grosman dell´un