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Visualizzazione dei post da novembre, 2009

Tuvixeddu, stop al cantiere

Tuvixeddu, stop al cantiere Lissia, Mauro La Nuova Sardegna, 28 novembre 2009 I giudici del Consiglio si Stato riaprono le speranze che il monumento costituito dalla necropoli più vasta e antica del Mediterraneo sia salvata. CAGLIARI. Il colle di Tuvixeddu potrebbe essere salvo: la sesta sezione del Consiglio di Stato ha accolto il ricorso dell’avvocatura generale e ha annullato la sentenza del Tar Sardegna del 20 aprile scorso con la quale i giudici amministrativi avevano dato il via libera agli ultimi due nullaosta concessi dal Comune di Cagliari a Nuova Iniziative Coimpresa, quelli che la sovrintendenza ai beni architettonici e ambientali aveva annullato a settembre del 2008. I giudici di palazzo Spada hanno ascoltato nell’udienza del 24 novembre scorso le ragioni dell’avvocato dello stato Sergio Sabelli e quelle dei legali del gruppo Cualbu, gli avvocati Pietro Corda e Antonello Rossi. Si sono riservati la decisione, come sempre accade nel corso delle sessioni d’udienza a Roma. Poi

Trovata la sala del trono dell'ultimo re longobardo a Salerno

Trovata la sala del trono dell'ultimo re longobardo a Salerno di Roberto Fabbri articolo di lunedì 23 novembre 2009 - IL GIORNALE A San Pietro a Corte Arechi II ricevette gli inviati di carlo Magno e rifiutò di sottomettersi al sovrano dei Franchi È stata identificata nell'unica reggia longobarda rimasta in piedi, a Salerno, la sala del trono dove Arechi II rifiutò la sottomissione chiestagli dagli ambasciatori di Carlo Magno, all'indomani della sua vittoria su Desiderio, l'ultimo re longobardo, sconfitto e assediato a Pavia nell'anno 774: «Abbiamo seguito passo passo il percorso minuziosamente descritto dal Chronicon Salernitanum, che racconta l'arrivo dell'ambasceria inviata da Carlo Magno ad Arechi. Quest'ultimo - spiega Felice Pastore, l'archeologo salernitano che ha illustrato la scoperta in un convegno della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico conclusasi ieri a Paestum - aveva sposato Adelperga, figlia del re Desiderio appena sconfitto

Giovanna d'Arco sul rogo

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Giovanna d'Arco sul rogo

terracotte provenienti dallanecropoli di Myrina

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terracotte provenienti dallanecropoli di Myrina

Tuvixeddu, la guerra non è finita

Tuvixeddu, la guerra non è finita FRANCESCO PINNA UNIONE SARDA – 17 novembre 2009 Per i Beni paesaggistici il colle va tutelato per la vecchia miniera. L'amministrazione: «È una cava come tante». La Sovrintendenza chiede il vincolo, il Comune ricorre. Per la Sovrintendenza la miniera è un unicum di particolare interesse storico . Richiesta una sospensione provvedimento. A fine luglio la Soprintendenza regionale per i beni architettonici e paesaggistici aveva avviato le procedure per chiedere il riconoscimento del particolare interesse culturale di una parte consistente del comparto di Tuvixeddu. Questa volta non per la presenza della necropoli punica, bensì per l'esistenza della vecchia miniera che rappresenterebbe un unicum di particolare interesse storico . Una nuova minaccia di vincoli per il progetto immobiliare di Nuove Iniziative Coimpresa, ripartito dopo anni di battaglie giudiziarie, vinte dalla società del Gruppo Cualbu. IL RICORSO. Il Comune ha deciso di rivolgersi an

L’aratro svela una necropoli. Scoperte a Castellaneta dieci tombe di età ellenistica

L’aratro svela una necropoli. Scoperte a Castellaneta dieci tombe di età ellenistica 14 NOVEMBRE 2009, CORRIERE DEL MEZZOGIORNO Dieci tombe, per adulti e bambini, incastonate in una tipica necropoli di età ellenistica risalente al periodo tra il quarto e il terzo secolo avanti Cristo sono state ritrovate dagli uomini del Corpo Forestale in contrada Chiulli, a Castellaneta. Gli archeologi della Soprintendenza hanno poi materialmente effettuato gli scavi riportando alla luce reperti e corredi funerari ora allo studio per datarli con precisione e stabilirne origine e storia. La scoperta è stata fatta a settembre dal proprietario del terreno, a destinazione agricola, proprio durante le operazioni di aratura dei campi seminativi. Le abbondanti piogge di quel periodo avevano formato alcune depressioni che lasciavano intravedere cavità coperte da lastroni. L’uomo ha avvertito il Corpo forestale che, accertata la presenza sotto il primo strato di terra di qualcosa di collegabile all’archeologi

necropoli per caso

Necropoli per caso PAOLO VIOTTI SABATO, 14 NOVEMBRE 2009 LA REPUBBLICA - Bari Quando hanno iniziato a scavare, pensavano ad una ristrutturazione degli impianti e non a un rinvenimento di reperti archeologici. Ma al posto di cavi e tubi, hanno trovato ossa umane e vasi ornamentali del IV secolo avanti Cristo: è successo a Toritto, in un palazzo in via De Santis. I proprietari degli appartamenti hanno scoperto così, per puro caso, che pochi metri sotto di loro riposavano reperti archeologici di immenso valore, che adesso saranno studiati dagli esperti per poi trovare la sistemazione più idonea. La tomba, contenente i resti di scheletri umani e sei vasi di terracotta, per adesso è rimasta lì: dopo aver aspettato per centinaia di anni, qualche mese in più non sembra un´eternità.

Moneta d'Argento di Siracusa

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Moneta d'Argento di Siracusa

Scempio alle domus de janas

Scempio alle domus de janas L'Unione Sarda 09/11/2009 La denuncia è finita su un blog sardo, firmata dal Gruppo ricerche Sardegna: i vandali hanno visitato le Domus de janas di Anela e Ittireddu, meglio conosciute come Sos furrigheddos. Nella cosiddetta tomba del re, ricca di segni preistorici, i teppisti hanno asportato a colpi di scalpello le figure pi significative. Una delle componenti il gruppo, facendo ricerche su puliblicazioni riguardanti quella e altre tombe ipogeiche, ha rintracciato una vecchia fotografia riproducente il sito originario: dal confronto Ira la fotografia e lo stato attuale della parete della tomba del re risulta mancante lo splendido graffito di un cervo e quello di un altro animale, mentre non sono stati toccati altri disegni. Lo scempio arriva in parlamento. Piergiorgio Massidda, senatore Pdl, chiede al ministro dei Beni culturali Bondi se risulta alla Sovrintendenza della Sardegna la commissione del grave attentato al patrimonio culturale che essa è pre

Bologna riunisce in foto e on line le memorie della Grande Guerra

Bologna riunisce in foto e on line le memorie della Grande Guerra BRUNELLA TORRESIN MERCOLEDÌ, 04 NOVEMBRE 2009 LA REPUBBLICA - Bologna L´Esposizione Oggi in Pinacoteca la presentazione di quattro progetti di restauro e valorizzazione Il 17 novembre 1918, pochi giorni dopo la conclusione della Prima guerra mondiale, a palazzo Bonora, in via Santo Stefano, si inaugurò l´Esposizione nazionale della guerra. Era stata progettata, a conflitto ancora in corso, per raccogliere fondi da destinare in beneficenza; la si allestì, sei giorni dopo la resa della Germania, per celebrare la vittoria e una collettiva impresa di memoria. Nelle sale di palazzo Bonora, tra cimeli d´ogni genere, furono realizzati veri e propri tableaux vivants della vita in trincea, gli accampamenti, le armi, le munizioni, i mezzi di trasporto. Un libro, edito dall´Editrice Compositori, Grande guerra e costruzione della memoria. L´Esposizione Nazionale della Guerra del 1918 a Bologna, curato da Elena Rossoni, ricostruisce

Un tesoro sotto la piazza

Un tesoro sotto la piazza EMANUELE PIERONI Edizione del 4 novembre 2009, CORRIERE ADRIATICO Dopo lo scheletro scoperti i resti di un grande edificio ad uso pubblico Camerino Anche i funzionari della Sovrintendenza per i archeologici delle Marche hanno confermato le impressioni dell’antropologo e consigliere comunale Franco Ugo Rollo, secondo cui i resti umani rinvenuti in piazza Cavour non sono di epoca romana. “Si tratta quasi sicuramente – ha spiegato la dottoressa Mara Silvestrini, giunta ieri mattina a Camerino – di una sepoltura fatta quando la zona era già in disuso. Studieremo anche questi resti e cercheremo di datare esattamente la sepoltura, ma il vero interesse, in piazza Cavour, sono gli straordinari tesori che vengono riportati alla luce ogni giorno”. Un parere che fa il paio con quello espresso, sempre ieri mattina, dal sovrintendente De Marinis, che ha voluto essere presente al sopralluogo: “Non si può non approfondire gli studi e perdere così una simile occasione, di fon