Post

Visualizzazione dei post da 2010

Guide scaricabili e un solo sito: via alla maxi promozione dell’Alta Valdicecina.

Guide scaricabili e un solo sito: via alla maxi promozione dell’Alta Valdicecina. Dall’alabastro alla geotermia Tutti i musei si mettono in rete PAOLA SILVI DOMENICA, 12 DICEMBRE 2010 IL TIRRENO - Pontedera VOLTERRA. Basta un click per scoprire tutti i segreti del patrimonio culturale della Valdicecina. Dal museo della miniera di Montecatini a quello geotermico di Pomarance, all’ecomuseo dell’alabastro di Volterra. Tutti in rete, consultabili su un unico sito internet, con audio guide scaricabili e contenuti aggiuntivi online. È l’obiettivo del nuovo progetto presentato in maniera congiunta dalle tre amministrazioni alla Regione Toscana. La vetrina virtuale nasce all’insegna della sinergia e della cooperazione. «Nasce con lo scopo - spiega Ilaria Buselli, assessore al turismo di Montecatini Valdicecina - di migliorare la promozione e la fruizione del nostro sistema museale. È possibile valorizzare solo ciò che si conosce». Partendo da questo presupposto i comuni della Valdicecina, con

Cronache di Pompei nel 79 d.C. raccontate dai ragazzini di oggi

Cronache di Pompei nel 79 d.C. raccontate dai ragazzini di oggi Stefano Miliani L'Unità 21/12/2010 Sotto il Vesuvio. L'originale metodo della docente Lietta Piattella per insegnare l'amore per la storia Tra le macerie Quello che si è salvato dall'eruzione, rischia di venir spazzato via dai crolli e dall'incuria La I g della scuola media romana Moscati alla Garbatella si è avventurata tra le vie in pietra dell'antica città. Curiosando, studiando e poi, con un tema, immaginando la vita dei pompeiani in quel fatale 24 agosto. «Eravamo in pochi a sapere che quella montagna era un vulcano, ma nessuno sapeva che potesse essere un pericolo mortale». Chi ricorda è una donna di Pompei e ripensa a quel fatale 24 agosto del 79 d.C. in un testo di cui vi diciamo più sotto. Più prosaicamente, l'eruzione del Vesuvio devono averla immaginata anche coloro che hanno steso le motivazioni così urgenti da giustificare la presenza di un commissario a Pompei. Solo che mentre il

Soldati egiziani

Immagine
Soldati egiziani

Il porto di Cecina ai tempi degli Etruschi

Il porto di Cecina ai tempi degli Etruschi FEDERICA LESSI GIOVEDÌ, 25 NOVEMBRE 2010 IL TIRRENO - Cecina DOMANI PRIMA CONFERENZA Da domani si va alla scoperta del nostro passato, per ritrovare luoghi e suggestioni delle civiltà antiche. Gli etruschi e la musica, i porti lungo la costa e un misterioso delitto medievale sono i temi delle tre conferenze che si svolgono domani, il 3 e il 17 dicembre alle 18 al Parco Archeologico a San Vincenzino (via Ginori, 33). Il ciclo è organizzato dalle cooperative Capitolium, Il Cosmo e Itinera, che gestiscono le due aree archeologiche del Comune dopo il grande successo de “I martedì del Museo”. Fabrizio Burchianti è il coordinatore scientifico del Museo archeologico di Villa Guerrazzi. Primo appuntamento domani alle 18 con “Porti e approdi lungo la costa: marinai, signori, schiavi e commercianti alla foce del Cecina dall’età del Ferro alla fine del mondo romano”, in cui Stefano Genovesi ricostruisce la storia economica dell’Etruria costiera. Venerd

Il fascino degli Etruschi una mostra epocale fra Lucca e Porcari

Il fascino degli Etruschi una mostra epocale fra Lucca e Porcari LUNEDÌ, 22 NOVEMBRE 2010 IL TIRRENO - Lucca Un’iniziativa della Fondazione Lazzareschi in collaborazione con l’Antica Zecca e Crl “Etruschi, il fascino di una civiltà”. È la nuova iniziativa culturale della Fondazione Giuseppe Lazzareschi di Porcari che insieme alla Fondazione Antica Zecca di Lucca darà vita dal 18 dicembre 2010 al 27 marzo 2011 a una suggestiva mostra, realizzata con il Museo Archeologico Nazionale di Firenze, che racconterà l’eccellenza del popolo etrusco, la prima grande civiltà sorta in Italia, proprio in Toscana. I luoghi, i riti, la vita quotidiana, ma anche gli orientamenti culturali, la religione e l’aldilà, l’economia e la grande produzione artistica, saranno raccontati attraverso una ricca collezione di oggetti, manufatti e volumi che riveleranno i misteri di questa antica cicltà sorta dal dal X secolo a.C. La Fondazione Antica Zecca di Lucca nella casermetta di S. Donato sulle mura urbane osp

Guerrieri greci

Immagine
                                                               Guerrieri greci

Bassorilievo gallico scoperto a Entremont - vicino ad Aix

Immagine
                                        Bassorilievo gallico scoperto a Entremont - vicino ad  Aix

Un édifice effondré à Pompéi, symbole d'un pays en état de catastrophe culturelle

Un édifice effondré à Pompéi, symbole d'un pays en état de catastrophe culturelle PHILIPPE RIDET LE MONDE – 13 novembre 2010 La Maison des gladiateurs et ses fresques qui s'effondrent entièrement, dimanche 7 novembre, à Pompéi, faute d'un entretien constant. Le tapis rouge du Festival du cinéma de Rome envahi par des centaines de mani-festants protestant, le jour de l'inauguration, contre les coupes dans la culture. Le Musée d'art moderne de Naples qui ne par-vient plus à payer ses factures d'électricité et menace de réduire ses heures d'ouverture. L'Opera qui a chi revoir à la baisse les contrats des techniciens. Tous ces événements disent «l'état de catastrophe culturelle » qui menace aujourd'hui l'Italie. La politique de rigueur budgétaire décrétée par le gouvernement (29 milliards d'euros d'économies en 2011 et 2012) se traduira par une reduction de 58 millions d'euros pour le secteur de la valorisation des biens culturels, e

Ambra del Baltico dal sepolcreto del colle di San Andrea

Immagine
                                           Ambra del Baltico dal sepolcreto del colle di San Andrea

Greco con abito da viaggio

Immagine
                                                                Greco con abito da viaggio

Scavi di Pompei, crolla la Domus dei Gladiatori

Mappa delle rovine del tempio di Jupiter Ammon

Immagine
                                     Mappa delle rovine del tempio di Jupiter Ammon

Soldato greco

Immagine
                                                         soldato greco

Siamo figli degli Etruschi. In mostra la città delle origini

Siamo figli degli Etruschi. In mostra la città delle origini Lorella Boralevi Il Resto del Carlino 20/10/2010 Bologna nacque nel VII secolo: è la più antica fondata nel Norditalia Il primato se lo gioca con Padova, Este e qualche altro centro veneto ma, anche senza voler essere campanilisti, Bologna è la più antica città fondata nel Norditalia. Il fenomeno che le diede vita si chiama sinecismo, ovvero unificazione di villaggi preesistenti (etruschi) in una nuova entità che aveva il suo cuore tra i fiumi Aposa e Ravone, un'estensione tra i 160 e i 200 ettari in zona pedecollinare, difesa da un muro in terra sormontato da una palizzata in legno e circondato da un fossato ritrovato tra Piazza Azzarita e Piazza VIII Agosto. Anche il nome, Felsina, che nel VII secolo avanti Cristo quell'agglomerato urbano assunse, potrebbe suggerire l'arroccamento (la stessa radice si ritrova infatti in Volsinii veteres, l'odierna Orvieto, costruita, com'è noto sulla sommità di una rup

La Fenice

Immagine
                                                                           La Fenice

Vaso raffigurante un matrimonio ritrovato a Pompei

Immagine
Vaso raffigurante un matrimonio ritrovato a Pompei

Persiani in battaglia

Immagine
                                                              Persiani in battaglia

Museo di Baghdad, caos e saccheggi

Museo di Baghdad, caos e saccheggi Massimo Galli Italia Oggi 28/9/2010 Sono un po' distratti i funzionari dei musei e dei siti archeologici in Iraq. A sette anni dall'invasione americana del paese, che provocò anche il saccheggio a più riprese dei tesori artistici, circa un terzo del patrimonio è stato ritrovato. Dal museo nazionale di Bagdad erano spariti 15 mila pezzi di archeologia, vasi e collane babilonesi, bronzi di popoli mediorientali, ceramiche dell'antica Persia, tavolette d'argilla sumere costellate di testi cuneiformi che corrispondevano alla più vecchia scrittura umana conosciuta. Tra essi 638 oggetti, alcuni dei quali risalivano al terzo millennio avanti Cristo, che vennero rispediti nella primavera 2008 in Iraq dall'esercito americano che li aveva messi in sicurezza negli Stati Uniti. Fotografati, datati, classificati e impacchettati da un gruppo di esperti a New York, i pezzi vennero consegnati all'ufficio del primo ministro iracheno A1-Maliki.

Rinvenute altre tombe del III secolo a.C.

Rinvenute altre tombe del III secolo a.C. Luigina Pileggi Catanzaro (08/09/2010) GAZZETTA DEL SUD Gli studiosi non escludono la possibilità che in questa zona si trovi la necropoli dell'antica Terina È una tomba unica nel suo genere. Come non se n'erano mai viste prima. La scoperta del sarcofago del III secolo a.C. in un oliveto vicino alla caserma dei vigili del fuoco a Caronte, così come anticipato ieri dalla Gazzetta del Sud, è di certo una delle scoperte più importanti avvenute negli ultimi anni nel nostro territorio. Si tratta infatti di una tomba monumentale che non ha precedenti nel lametino e che di certo, per la fattura e le accurate lavorazioni, doveva appartenere a qualche personaggio importante dell'epoca. La cassa è infatti formata da ben otto lastre calcaree: due laterali, due testate e quattro usate per la copertura. I due lati lunghi del sarcofago sono formati da pezzi monolitici, mentre nella parte interna della lastra superiore sono state trovate delle inc

Spunta un’altra teoria su Ötzi «Fu una sepoltura rituale»

Spunta un’altra teoria su Ötzi «Fu una sepoltura rituale» CORRIERE DEL TRENTINO 12 set 2010 Alto Adige L’Uomo del ghiaccio, vissuto 5300 anni fa e trovato mummificato nel 1991 sul monte Similaun, in Val Senales, fu oggetto di sepoltura rituale: riposava vicino ad uno sperone di roccia di forma triangolare e aveva con sè oggetti simbolo e sostanze terapeutiche che potrebbero costituire il suo corredo funebre. L’ipotesi, avanzata fin dal 2000 dall’archeologo Renato Fasolo di Verona, il quale ne rivela solo ora i dettagli, è sorretta dal contesto del ritrovamento, dalla disposizione e dalla funzione degli oggetti rinvenuti attorno. Più in alto rispetto al corpo, spiega Fasolo, sono stati trovati un arco, un’ascia, una gerla e una stuoia, «collocati su massi presso uno sperone roccioso sopra il quale si estende una piattaforma triangolare che richiama la forma di un pugnale». La piattaforma rocciosa sovrastante la conca nella quale giaceva il corpo si presenta quindi come «un possibile luo

Disegno raffigurante i primi scavi di Pompei

Immagine
Disegno raffigurante i primi scavi di Pompei

La tomba di un bimbo con i suoi "giocattoli"

La tomba di un bimbo con i suoi "giocattoli" Nuccio Anselmo Messina (08/09/2010) GAZZETTA DEL SUD Si tratta di una sepoltura con un corredo eccezionale: un modellino di barca e alcune statuette C'era ancora tanta storia da riscoprire nelle viscere di Largo Avignone, al numero 83 di via Cesare Battisti, dopo i primi straordinari risultati archeologici emersi nel novembre del 2009. Una delle tante pagine ritrovate della città su cui bisogna tenere sempre alta l'attenzione per la nostra "memoria". E il lavoro di scavo degli archeologi in questi mesi è proseguito parecchio, fino ad estate inoltrata. E pensare che la storia di questo cantiere cominciò negli anni Settanta, quando fu scoperta dall'associazione "Amici del Museo" una tomba a camera monumentale, che oggi è conservata sotto la scalinata. Adesso c'è la tomba di un bimbo venuta alla luce, una grande scoperta. Una delle aree già esplorate aveva restituito nel novembre del 2009 parecchie

Lama d’Antico e la via Egnazia. Gli scavi in riva all’Adriatico

Lama d’Antico e la via Egnazia. Gli scavi in riva all’Adriatico di MARILENA DI TURSI Corriere del Mezzogiorno 10 set 2010 Salerno La Puglia un Corridoio 8 ce l’aveva già dalla notte dei tempi, da quando cioè era parte integrante di un traffico di merci, popoli e cultura che dall’Occidente si muoveva fino in Oriente, più precisamente dall’Adriatico al mar Nero. Un tracciato di scambi, un asse strategico che in passato si chiamava via Egnazia, e che già allora metteva in relazione la Puglia con i Balcani, insomma un percorso viario dalle multiformi stratificazioni culturali e artistiche. Egnazia naturalmente era anche una città dalla lunga storia urbana, ben evidenziata dagli scavi archeologici che, con l’adiacente museo, costituiscono uno dei siti più affascinanti di tutta la regione. Sopra, foto aerea della zona archeologica di Egnazia. Nel tondo, la via Traiana La più antica presenza umana risale all’età del bronzo (XV-XII secolo a.C.), seguita da una fase messapica, testimoniata da u

Piatto ritrovato a Hildesheim

Immagine
Piatto ritrovato a Hildesheim

Disegno di un antico ristorante pompeiamo - da una pittura murale

Immagine
Disegno di un antico ristorante pompeiamo - da una pittura murale

Munere Mortis La necropoli del Frizzone di Capannori

Le pillole di 2000 anni fa

Corriere della Sera 14.9.10 Le pillole di 2000 anni fa Hanno più di duemila anni le pillole preparate dagli antichi greci, che archeologi americani sono riusciti ad analizzare con l’esame del Dna. Le pillole sono state trovate in una nave affondata al largo della Toscana nel 130 a.C. che trasportava medicine. Gli esperti sono stati in grado di analizzare queste compresse millenarie, scoprendo che erano realizzate mescolando più di dieci estratti di diverse piante, tra cui l’ibisco (importato probabilmente dal medio Oriente o dall’India e dall’Etiopia), il sedano, le carote e le cipolle selvatiche. «Per la prima volta possiamo confermare quanto scrissero Dioscoride e Galeno e quanto prescritto dai medici greci dell’antichità» ha affermato Alain Touwaide, dello Smithsonian National Museum of Natural History di Washington (Usa).

Il party più antico del mondo 40 invitati, dodicimila anni fa

La Repubblica 31.8.10 Tracce della festa trovate da due archeologhe di Gerusalemme in una grotta della Galilea. Lo studio su Pnas Era stata organizzata per la sepoltura di una donna, forse la sciamana del villaggio. Mangiarono uri e tartarughe Il party più antico del mondo 40 invitati, dodicimila anni fa di Elena Dusi "Già in quell´epoca banchettare serviva a consolidare le relazioni tra gli individui" Cacciatori di giorno, amanti del convivio la notte. La sola differenza è che gli uomini primitivi festeggiavano con bue e tartaruga al posto di champagne e tartine. Per preparare il cibo trascorrevano giorni e giorni a cacciare, e dai resti degli oltre 300 chili di carne che gli archeologi hanno ritrovato in una grotta in Galilea, si è dedotto che gli invitati alla più antica festa della storia umana fossero tra i 35 e i 40, tutti evidentemente molto affamati. Il party primitivo, ricostruito dalle archeologhe Natalie Munro dell´università del Connecticut e Leore Grosman dell´un

«Colosseo, sponsor occasione unica». Andrea Carandini: c’è trasparenza e serietà, scopriremo cose nuove

«Colosseo, sponsor occasione unica». Andrea Carandini: c’è trasparenza e serietà, scopriremo cose nuove di PAOLO CONTI CORRIERE DELLA SERA 8 ago 2010 Roma Andrea Carandini, grande archeologo e presidente del Consiglio superiore dei Beni culturali, vede con entusiasmo il bando internazionale che apre agli sponsor privati la possibilità di restaurare il Colosseo. «È entusiasmante, un’occasione unica e irripetibile per un privato. E anche per il Colosseo, probabilmente il monumento più conosciuto e amato del mondo. Con questi lavori potremmo avere la possibilità di scoprire nuovi particolari sinora ignoti. Potremmo avere, alla fine dei lavori, un Colosseo "inedito". Carandini sottolinea l’opera meritoria di Roberto Cecchi, commissario delegato per la realizzazione degli interventi nell’area archeologica di Roma e Ostia antica. «È giusto tornare al recupero del principio della manutenzione costante dei monumenti, e non a intervenire solo in seguito a un’emergenza». E il restauro

Scoperto un villaggio dell´età del bronzo

Scoperto un villaggio dell´età del bronzo MERCOLEDÌ, 11 AGOSTO 2010 LA REPUBBLICA - Roma Gli scavi a Ladispoli: i resti di tre grandi capanne e un approdo per le barche I ritrovamenti recenti fanno pensare ad un vero e proprio accampamento con i resti di almeno tre grandi capanne. Nel lato nord del Vaccina, inoltre, ad una profondità maggiore del suolo e più vicini al corso del fiume, i reperti hanno fatto ipotizzare la presenza di un approdo per piccole imbarcazioni. Da sottolineare che, accanto alle tracce di un insediamento dell´età del bronzo, a poca distanza è stato ritrovato il tracciato di un antico acquedotto romano che attraversando l´antica Aurelia, portava acqua verso i terreni ove ora sorge Ladispoli. La Soprintendenza, dopo aver effettuato tutti i rilievi necessari e asportato il materiale significativo, ha prescritto la copertura con la terra degli scavi.

Un raro villaggio protostorico riscrive le teorie sui fabbri

Un raro villaggio protostorico riscrive le teorie sui fabbri Domenica 25 Luglio 2010 PROVINCIA Pagina 33 L'ARENA La Soprintendenza ha presentato il sito ritrovato a Crosare, tra i più importanti del Veneto Il direttore Salzani: «È uno scavo simbolo per il Veronese e dimostra che gli artigiani non vagavano di casa in casa ma avevano officine fisse: ciò rivede ipotesi consolidate» Dopo gli ultimi ritrovamenti in località Crosare, sono stati rinvenuti utensili e crogioli di fusione del bronzo del XII secolo avanti Cristo, Bovolone è diventato un sito campione di primario interesse per la Soprintendenza, un sito archeologico che ha già dato molto e ha ancora tanto da disvelare. Al punto che gli scavi alle Crosare sono diventati «lo scavo simbolo per la protostoria del Veronese». È Luciano Salzani a dirlo, direttore del nucleo operativo di Verona ed esperto di preistoria, durante la presentazione dei lavori al sindaco Riccardo Fagnani, amministratori e presidente della Pro loco, Illio B

L´acropoli di Vassallaggi secoli di gloria e di oblio

L´acropoli di Vassallaggi secoli di gloria e di oblio SALVATORE FALZONE VENERDÌ, 30 LUGLIO 2010 la repubblica - Palermo Il sito archeologico del nisseno abbandonato ai tombaroli e alle intemperie Avamposto militare delle truppe acragantine fu teatro delle guerre tra sicani e siculi Col tiranno agrigentino Falaride divenne grande città La strada è tutta buche, il cancello chiuso, lo spiazzale fuori uso, la guardiola senza guardia. Soffocati dalle sterpaglie, i resti dell´acropoli portati alla luce dagli archeologi Dino Adamesteanu e Piero Orlandini si vedono a malapena. Nessuno vigila più sui reperti. Le mura di cinta, considerate dagli studiosi un capolavoro dell´architettura militare antica (simili a quelle di Capo Soprano a Gela e a quelle di Eraclea Minoa), sono abbandonate a se stesse (un tratto è crollato l´estate scorsa): s´intravedono a stento fra le falle del terreno, addirittura entrano dentro il salone di una villetta privata e disabitata. È scempio a Vassallaggi, importante

Il Dna svela l´uomo di Altamura un cacciatore di 60mila anni fa

Il Dna svela l´uomo di Altamura un cacciatore di 60mila anni fa TITTI TUMMINO MARTEDÌ, 29 GIUGNO 2010 LA REPUBBLICA Bari Il Dna svela l´uomo di Altamura un cacciatore di 60mila anni fa Dagli esami conferme e nuove scoperte "È uno degli scheletri del Neanderthal meglio conservati al mondo" È davvero un uomo lo scheletro rinvenuto il 7 ottobre del ‘93 nella grotta di Lamalunga ad Altamura. Non solo. La scoperta sensazionale emersa dagli studi affidati a specialisti di livello internazionale dalla Direzione regionale dei Beni culturali, consente di identificarlo come Uomo di Neanderthal. Ha vissuto fra i 60 e i 40 mila anni fa, aveva i capelli rossi e la carnagione chiara, un´altezza intorno al metro e sessanta, corporatura robusta. Lo scheletro ha "parlato" grazie all´esame del Dna, effettuato su una porzione di scapola prelevata in condizioni di massima sterilità nel suo giaciglio a dieci metri di profondità. E così la Puglia si trova ad avere fra i suoi tesori uno d

Scoperto un altro sito preistorico

Scoperto un altro sito preistorico AN.CARR. DOMENICA, 20 GIUGNO 2010 IL TIRRENO - Grosseto Altare dominato dalla costellazione del Serpente Il territorio dei tufi continua a riservare importanti novità dal punto di vista culturale-archeologico. Infatti un altro sito preistorico è stato scoperto dallo studioso e ricercatore locale Marcello Giusti, mentre perlustrava la destra idrografica del torrente Meleta, il corso d’acqua che lambisce la cittadina ursinea in direzione Est-Ovest. «In corrispondenza di un profondo “orrido”, un vero e proprio Gran Canyon in cui scorre l’acqua - racconta Marcello Giusti - si conserva ancora un ben marcato altare dominato dalla costellazione del Serpente, una delle divinità più in auge dell’antichità; la figura è semplificata, ma ben scolpita con grosse e profonde coppelle incise nel tufo». «Tutta la parete - prosegue - presenta poi nicchie e grandi fori in cui, con molta probabilità, venivano poste offerte votive. Molto caratteristica una struttura monol

Garibaldi in sembianze dii redentore - litografia piemontese del 1850

Immagine
Garibaldi in sembianze dii redentore - litografia piemontese del 1850

Il giallo dell’anello con lo scarabeo

Immagine
Il giallo dell’anello con lo scarabeo MARTEDÌ, 18 MAGGIO 2010 IL TIRRENO Grosseto Il gioiello ha dato il nome alla grande tomba etrusca Carico di storia e di misteri l’anello d’oro con scarabeo ruotante sul suo perno, ritrovato nel dromos della tomba etrusca scoperta l’anno scorso da giovani laureandi locali in archeologia, paleontologia, architettura, che scavano gratuitamente (nel 2007 la notizia di questi Indiana Jones di Maremma alla ricerca delle tombe perdute fece il giro del mondo; uscì anche sull’Herald Tribune). La soprintendente, Gabriella Barbieri, quando la notizia del ritrovamento si diffuse, vietò ai giovani ricercatori volontari di rilasciare interviste e negò anche, per prudenza, la diffusione della foto dell’anello che, ora, spicca sulla locandina del convegno “Etruschi a Casenovole. Tombe del Tasso dello Scarabeo” che si svolgerà domenica prossima al Grand Hotel Petriolo Spa&Resort. Saranno anche esposte le oreficerie provenienti dagli scavi. Appuntamento interess

Tuscolo, la città 800 anni dopo.

Tuscolo, la città 800 anni dopo. Il primo percorso archeologico organizzato apre ai visitatori ogni domenica Ilaria Romano CORRIERE DELLA SERA 25 apr 2010 Roma L’antico foro Il primo percorso archeologico organizzato apre ai visitatori ogni domenica 17 aprile 1191, 17 aprile 2010: a 819 anni dalla sua distruzione torna a vivere la città di Tusculum, con il primo percorso archeologico organizzato che apre ai visitatori, ogni domenica, l’area del suo antico foro, riportata alla luce dagli scavi della Escuela Española de Historia e Arqueologìa. Lo ha inaugurato la Comunità Montana Castelli Romani e prenestini, proprietaria del sito, in collaborazione con Escuela e Soprintendenza archeologica del Lazio, nell’ambito dell’impegno per il futuro Parco archeologico e culturale di Tuscolo. Un programma di visite guidate per tutto l’anno, camminamenti facilmente accessibili e pannelli illustrativi che tuffano nelle millenarie vicende della città, fin dove la storia sfuma in leggenda. Fondata sui

Scoperto osservatorio preistorico

Scoperto osservatorio preistorico ANTONELLO CARRUCOLI SABATO, 08 MAGGIO 2010 IL TIRRENO - Grosseto Il luogo dove gli antichi “dialogavano” con il firmamento si trova nella zona di Sovana. Gli studi saranno presentati in Francia PITIGLIANO. L’associazione culturale Tages conduce studi relativi ai personaggi, ai beni culturali-ambientali del comprensorio dei tufi ed alle’tracce’ che l’uomo antico ha lasciato: ultima, in ordine di tempo, l’individuazione di un’area preistorica a carattere archeoastronomico nel sovanese. E a settembre Tages sarà rappresentata al convegno internazionale di Saint Martin de Vesubie -Francia- dal paleoastronomo Enrico Calzolari e dal tecnico gnomonista Luigi Torlai. Prof. Calzolari, lei e Torlai parteciperete a questo convegno, portando studi condotti nel nostro comprensorio; di cosa si tratta? «Il convegno riguarderà le rappresentazioni degli astri, degli ammassi stellari e delle costellazioni nella preistoria e nell’antichità; è in corso fra gli studiosi di

Soleschiano, dalla vegetazione spuntano resti di un edificio preromano

Soleschiano, dalla vegetazione spuntano resti di un edificio preromano Il Messaggero veneto, 6 maggio 2010 Scoperta archeologica di rilievo in Friuli. Resti di rilievo in muratura sono venuti alla luce nel giardino di villa Martinengo, a Soleschiano di Manzano. Durante un intervento di riqualificazione dell’area verde, che circonda la dimora storica, sono stati scoperti le rovine di un imponente manufatto, con tutta probabilità di epoca preromana, prima nascoste da terra e vegetazione. [6 maggio 2010] http://messaggeroveneto.gelocal.it/multimedia/home/24451532/1/11

Il calvario dell'Italia - caricatura politica del 1850

Immagine
Il calvario dell'Italia - caricatura politica del 1850

Un faraone di granito nero spunta in terra egiziana

Un faraone di granito nero spunta in terra egiziana 06 MAGGIO 2010, ITALIA OGGI ESTERO - LE NOTIZIE MAI LETTE IN ITALIA Un cantiere di scavi archeologici in Egitto, cercando di localizzare da cinque anni la sepoltura di Cleopatra, ha fatto riemergere una statua tolemaica colossale in granito nero, all'interno del tempio di Taposiris Magna, nei pressi di Alessandria. Questa figura senza testa potrebbe rappresentare il faraone Tolomeo IV che costruì il tempio oltre 2 mila anni fa. La dinastia tolemaica (330-30 a.C. circa), di origine greca, fu l'ultima dinastia faraonica prima che l'Egitto cedesse all'imperialismo romano. La scoperta della tomba della regina suicida Cleopatra, moglie del generale romano Marco Antonio, costituirebbe la più grande conquista archeologica in Egitto dopo quella della tomba di Tutankhamon, individuata nel 1922 dal britannico Howard Carter.

Cadaveri a strati sotto la chiesa

Cadaveri a strati sotto la chiesa LA SICILIA Mercoledì 28 Aprile 2010 Caltanissetta Resti umani risalenti al 1200, poi nel 1866 avvenne la trasformazione in caserma Luigi Scivoli «Si è rivelato un vero disastro la trasformazione della chiesa in caserma perché sono state gravemente danneggiate le strutture archeologiche e architettoniche esistenti che erano di grande pregio e di grande interesse»: ha detto così il soprintendente ai beni culturali Rosalba Panvini nella presentazione dei lavori di restauro in corso nella Chiesa di Santa Maria degli Angeli alla quale hanno partecipato gli architetti Daniela Vullo, Alessandro Ferrara, Carla Guzzone, Marco Cocciodiferro, e Giancarlo La Rocca, nonché la dott. Marina Conciu. È stato quindi spiegato che sono state rinvenute tre stratificazioni architettoniche importanti che passano attraverso una prima chiesa medievale «un po' più piccola e illuminata da poche finestrelle», la modifica effettuata tra il 500 e il 600 con la realizzazione di

Elmetto con iscrizione commemorativa della vittoria di Hieron di Siracusa su pirati etruschi (474 ac)

Immagine
Elmetto con iscrizione commemorativa della vittoria di Hieron di Siracusa su pirati etruschi (474 ac)

Tombe greche «sbucano» tra l'aiuola

Tombe greche «sbucano» tra l'aiuola. Di Giovanni: «Valorizziamole» LA SICILIA Giovedì 29 Aprile 2010 Siracusa Necropoli nello spartitraffico al centro di viale Santa Panagia Tiche. Tombe greche nello spartitraffico. Accade in viale Santa Panagia dove i resti di un'antica necropoli fanno capolino in mezzo al verde che arreda le aiuole centrali della grande arteria di Tiche. Un rilievo archeologico non indicato da segnaletiche nè corredato da didascalie, come fa notare il consigliere comunale Ettore Di Giovanni, nonostante la sua importanza sotto il profilo storico. «Si dovrebbe valorizzare questa curiosità storica - dice l'avvocato Di Giovanni - che si trova in pieno centro urbano, in una zona molto trafficata di uno dei rioni recenti della città. Lungo un'arteria nevralgica sulla quale ogni giorno passano numerosi automobilisti». I resti antichi sono ubicati nei pressi di un'altra area archeologica che è adiacente al posteggio di via Mazzanti. Anche in questo caso s

antica nave greca

Immagine
antica nave greca

Ricostruzione nave fenicia

Immagine
Ricostruzione nave fenicia

Himera torna alla luce con 10mila tombe

Himera torna alla luce con 10mila tombe LA SICILIA Sabato 17 Aprile 2010 L'antica necropoli di Himera torna alla luce con 10 mila tombe in virtù degli scavi archeologici cominciati nel settembre 2009. Le ricerche finanziate da Reti Ferroviarie Italiane hanno dato modo di restituire alla collettività un bene di straordinario valore. L'obiettivo della campagna di scavi è quello di aumentare i reperti contenuti nell'Antiquarium. I primi scavi risalgono al 1926 e vennero realizzati dalla Sovrintendenza di Palermo nella necropoli orientale. Nel 1980 partì un progetto del Parco che porta il nome dell'arch. Alba Gulì e sotto diversi aspetti è attuale in quanto nello spirito e nelle finalità intende valorizzare e rendere fruibile l'area archeologica. Nel 1991 la Soprintendenza di Palermo istituì un gruppo di lavoro con il fine di tutelare e di recuperare le aree di pertinenza della zona archeologica di Himera. Negli anni successivi la linea di condotta è rimasta sempre coer

Ritratto del brigante romano Gasperone

Immagine
Ritratto del brigante romano Gasperone