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Visualizzazione dei post da marzo, 2021

Toto' in un manifesto wow - quinta internazionale

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Andare per musei

  Andare per musei, va detto francamente, può rivelarsi anche scoraggiante: li chiudono quando dovrebbero essere aperti, e quando sono aperti c’è sempre qualche mandria che ti spinge via dalla bacheca dove un coccio comincia a innamorarti. Ma è un viaggio «da fare »: costa persino poco, in fondo, per quello che ti dà. Il diluvio degli anni ha salvato migliaia di reliquie, tutte miracolose e tutte miracolate, in un modo o nell’altro: ma è inutile, tentare di memorizzarle e catalogarle nel loro insieme. Può bastarti anche un’anfora sola: ma immagina il braccio e la mano che la reggeva. E risali di li al sorriso, di un viso che guarda da lontano, e che somiglia al tuo. Restituisci un po’ di vita alla nomenclatura smorta dei cataloghi e delle schede (piuttosto che dire, un po’ saccenti, che ne puoi fare sicuramente a meno). Sii, in un angolo di mondo imprevisto, dentro la prevedibile cosa di un sentimento fraterno. E pensa, con gratitudine, a quegli uomini e a quelle donne che amorosamente

I geroglifici egizi

I geroglifici egizi Le tre varietà della scrittura egizia (geroglifica, ieratica e demotica) non differiscono tra loro che per la forma dei caratteri, e a ogni carattere geroglifico corrisponde un carattere ieratico ed uno demotico. Nella scrittura egizia si trovano insieme segni puramente ideografici (che rappresentano graficamente un oggetto), ma anche qualche segno fonetico, che di una parola rappresenta il suono. Accostando i suoni di parole più brevi, secondo il principio del rebus, si possono comporre le parole più lunghe e meno usate: questo permette di ridurre considerevolmente il numero dei segni utilizzati. La scrittura geroglifica, dimenticata ben presto, rimase per lunghi secoli indecifrata e quasi emblematicamente misteriosa. Nel 1799 fu però scoperta a Rosetta una stele trilingue, con lo stesso testo in greco, demotico e geroglifico. Fu soprattutto grazie a questa stele e all'infaticabile opera di Champollion che si poté giungere, nel 1822, alla prima de