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Visualizzazione dei post da maggio, 2011

I 12 milioni di archeo tesori «sconosciuti»

I 12 milioni di archeo tesori «sconosciuti» Sergio Rizzo Corriere della Sera 23/5/2011 L'atto d'accusa dei magistrati contabili: pochi fondi per la manutenzione. «Nessuna ispezione, se non quando l'urgenza ha già prodotto conseguenze» La Corte dei conti: dati confusi, manca un archivio centrale aggiornato 45 Siti italiani tutelati dall'Unesco su 911 in tutto il mondo: nessun altro Paese ne ha di più. Rappresentano il 5 % del totale 0,25 La percentuale del Pil di cui dispone il ministero dei Beni culturali. Nel 2000 ammontava allo 0,41 %: la Francia destina un somma 5 volte superiore 29 Milioni: il fondo alimentato con gli introiti dei biglietti pagati dai visitatori. La cifra si è ridotta del 45% in tre anni: nel 2008 era di 42,8 milioni ROMA — Come si fa a gestire il più grande patrimonio archeologico del pianeta senza avere nemmeno un'unica banca dati? La domanda va girata a Giancarlo Galan. Il quale, per capire in quale guaio si è cacciato accettando il trasloc

STORIA DELLA ANTICA CIVILTA' EGIZIA - 2° parte di 18.

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Scoperta testimonianza di inestimabile valore della cultura lucana

Scoperta testimonianza di inestimabile valore della cultura lucana Antonello Troya Cosenza (05/03/2011) Gazzetta del sud L'intenzione era di sostituire una pianta nel bel mezzo di piazza Madonna delle Grazie. Un ulivo che a differenza delle altre quattro non si era sviluppato in modo rigoglioso come gli altri. E invece gli operai del Comune si sono trovati davanti ad una scoperta archeologica tra le più interessanti degli ultimi anni. A venire alla luce una testimonianza dell'antica civiltà lucana: beni archeologici di inestimabile valore giunti sino a noi, grazie al lavoro svolto dal Comune e dagli uomini delle Fiamme gialle di Scalea, in collaborazione con funzionari della Soprintendenza per i Beni archeologici della Calabria. Tra i reperti rinvenuti dal Nucleo mobile della Guardia di Finanza emergono interessanti materiali a figura rossa, tra cui frammenti di un cratere di un'anfora e di uno "Skyphos" (recipiente per vino), un puntale di anfora da trasporto e

Trailer Ufficiale: Noi credevamo

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Tre ragazzi, in seguito alla repressione borbonica dei moti del 1828, si affiliano alla Giovine Italia di Giuseppe Mazzini. Attraverso quattro episodi le vite dei ragazzi verranno segnate tragicamente dalla loro missione di cospiratori e rivoluzionari.

Visione di Giovanna D'Arco

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                                                            Visione di Giovanna D'Arco