Scoperta testimonianza di inestimabile valore della cultura lucana

Scoperta testimonianza di inestimabile valore della cultura lucana
Antonello Troya
Cosenza (05/03/2011) Gazzetta del sud

L'intenzione era di sostituire una pianta nel bel mezzo di piazza Madonna delle Grazie. Un ulivo che a differenza delle altre quattro non si era sviluppato in modo rigoglioso come gli altri. E invece gli operai del Comune si sono trovati davanti ad una scoperta archeologica tra le più interessanti degli ultimi anni. A venire alla luce una testimonianza dell'antica civiltà lucana: beni archeologici di inestimabile valore giunti sino a noi, grazie al lavoro svolto dal Comune e dagli uomini delle Fiamme gialle di Scalea, in collaborazione con funzionari della Soprintendenza per i Beni archeologici della Calabria.
Tra i reperti rinvenuti dal Nucleo mobile della Guardia di Finanza emergono interessanti materiali a figura rossa, tra cui frammenti di un cratere di un'anfora e di uno "Skyphos" (recipiente per vino), un puntale di anfora da trasporto e resti di un'anfora di tipo attico. Quel che desta però maggiore attenzione è una tomba lucana a cassa di laterizi datata fine IV sec. A. C., contenente, oltre ad un vaso chiuso a vernice nera integro, uno scheletro di età adulta. La scoperta è stata resa possibile grazie ad una telefonata effettuata al "117" della Sala operativa di Cosenza da una persona con elevato senso civico, il quale riferiva che nel Comune di Tortora, in piazza Madonna delle Grazie, durante l'esecuzione di alcuni lavori, erano stati rinvenuti frammenti di vasellame ed altro materiale presumibilmente antico. Durante i lavori di sostituzione, sono stati notati dagli operai vari frammenti di materiale antico, anch'essi di valore archeologico.

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