I geroglifici egizi
I geroglifici egizi
Le tre varietà della scrittura
egizia (geroglifica, ieratica e demotica) non differiscono tra loro che per la
forma dei caratteri, e a ogni carattere geroglifico corrisponde un carattere
ieratico ed uno demotico.
Nella scrittura egizia si
trovano insieme segni puramente ideografici (che rappresentano graficamente un
oggetto), ma anche qualche segno fonetico, che di una parola rappresenta il
suono. Accostando i suoni di parole più brevi, secondo il principio del rebus,
si possono comporre le parole più lunghe e meno usate: questo permette di
ridurre considerevolmente il numero dei segni utilizzati.
La scrittura geroglifica,
dimenticata ben presto, rimase per lunghi secoli indecifrata e quasi
emblematicamente misteriosa. Nel 1799 fu però scoperta a Rosetta una stele
trilingue, con lo stesso testo in greco, demotico e geroglifico. Fu soprattutto
grazie a questa stele e all'infaticabile opera di Champollion che si poté
giungere, nel 1822, alla prima decifrazione ragionevolmente esatta di un testo
geroglifico.
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