USTICA - scoperta officina per i metalli
USTICA - scoperta officina per i metalli
GIOVEDÌ, 02 OTTOBRE 2008 LA REPUBBLICA - Palermo
Emergono nuovi tasselli della storia antica di Ustica. Una nuova ricerca appena conclusa del servizio archeologico della Soprintendenza di Palermo, ha infatti riportato alla luce altre testimonianze relative al villaggio preistorico dei Faraglioni riferibili all´età del Bronzo, a un periodo cioè compreso tra il 1400 e il 1200 avanti Cristo. Il villaggio, cinto da una possente fortificazione, è caratterizzato all´esterno da torrioni semicircolari ed è costituito da capanne e recinti realizzati con blocchi di pietra lavica. Tra i reperti più significativi ci sono le numerose piastre di terracotta, usate come focolari, le grandi coppe su alto piede a tromba, le scodelle, gli attingitoi, orci e orcioli per contenere liquidi e derrate alimentari, le teglie a fondo piano. In particolare si segnala il ritrovamento di un piccolo vano, probabilmente utilizzato come officina per la lavorazione dei metalli, un´attività questa documentata dal ritrovamento di numerose matrici di fusione per la realizzazione di attrezzi e utensili di bronzo. E di grande interesse si è rivelato anche lo scavo della parte interna della fortificazione: un lungo camminamento, infatti, correva lungo tutto il tratto interno del muro di cinta, a sua volta disimpegnato dall´abitato grazie a un percorso viario largo circa un metro che lo separava dalle capanne.
l.n.
GIOVEDÌ, 02 OTTOBRE 2008 LA REPUBBLICA - Palermo
Emergono nuovi tasselli della storia antica di Ustica. Una nuova ricerca appena conclusa del servizio archeologico della Soprintendenza di Palermo, ha infatti riportato alla luce altre testimonianze relative al villaggio preistorico dei Faraglioni riferibili all´età del Bronzo, a un periodo cioè compreso tra il 1400 e il 1200 avanti Cristo. Il villaggio, cinto da una possente fortificazione, è caratterizzato all´esterno da torrioni semicircolari ed è costituito da capanne e recinti realizzati con blocchi di pietra lavica. Tra i reperti più significativi ci sono le numerose piastre di terracotta, usate come focolari, le grandi coppe su alto piede a tromba, le scodelle, gli attingitoi, orci e orcioli per contenere liquidi e derrate alimentari, le teglie a fondo piano. In particolare si segnala il ritrovamento di un piccolo vano, probabilmente utilizzato come officina per la lavorazione dei metalli, un´attività questa documentata dal ritrovamento di numerose matrici di fusione per la realizzazione di attrezzi e utensili di bronzo. E di grande interesse si è rivelato anche lo scavo della parte interna della fortificazione: un lungo camminamento, infatti, correva lungo tutto il tratto interno del muro di cinta, a sua volta disimpegnato dall´abitato grazie a un percorso viario largo circa un metro che lo separava dalle capanne.
l.n.
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