L'AQUILA - Gli scavi fanno tornare alla luce strada di epoca normanna

L'AQUILA - Gli scavi fanno tornare alla luce strada di epoca normanna
m.c.
Il Centro 04/12/2008

L’AQUILA. Risale a prima della fondazione della città e potrebbe essere la testimonianza di un insediamento urbano di origine normanna nel territorio aquilano. Si tratta della strada “inghiaiata” rinvenuta all’esterno, lungo il lato nord del complesso di San Domenico, e il suo ritrovamento permette agli esperti di avanzare l’ipotesi che il capoluogo abruzzese fosse abitato già tra l’XI e il XII secolo. Il ritrovamento è venuto alla luce durante lo scavo condotto dalla cattedra di Archeologia medievale dell’università, appena fuori il perimetro dell’ex carcere. «Si tratta di una via con ampia carreggiata, di età normanna, precedente alla fondazione della città (1254)» spiega Fabio Redi , direttore dei lavori. «E’ una delle pochissime testimonianze di un insediamento nella zona risalenti a questo periodo». Al margine della strada è stata rinvenuta anche una buca granaria: una sorta di dispensa che probabilmente apparteneva ad un’abitazione normanna e che testimonierebbe, per l’appunto, la presenza di uno stanziamento urbano. «Già lo scorso anno abbiamo trovato resti di questo periodo nel complesso del convento di San Basilio (sede ora di un centro congressi dell’università): è dunque ipotizzabile che la città fosse abitata ancor prima della sua costruzione e che prima di quello federiciano esistesse un altro insediamento, probabilmente costituito da un insieme di villaggi» continua ancora Redi. «Questo spiegherebbe anche la straordinaria estensione delle mura della città. Queste, con molta probabilità, servivano a unire i vari insediamenti, oltre che a proteggerli».

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