Tra le città morte - I bombardamenti sulle città tedesche: una necessità o un crimine?
A.C. Grayling
Tra le città morte - I bombardamenti sulle città tedesche: una necessità o un crimine?
Longanesi, 2006, Milano. Formato 21 xl 4cm, 432 pagine più 16 pagine di eventuali foto o notegrafie b/n.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, le forze aeree di Stati Uniti e Gran Bretagna attuarono massicci bombardamenti sulle città di Germania e Giappone, culminati nella distruzione di Amburgo, Dresda, Hiroshima, Nagasaki e Tokyo. L’autore, filosofo inglese di grande fama, si pone un quesito importante: tale offensiva fu realmente giustificata dalle necessità belliche o fu invece un crimine contro l’umanità?
Oggi, a distanza di settant’anni da quei tragici eventi, queste domande caratterizzano una delle ultime controversie legate a quel conflitto, sebbene esse si fossero affacciate già allora nella mente di molti, in relazione ad una strategia che ebbe come obiettivo quello di colpire città e popolazioni civili nemiche con ordigni incendiari e bombe atomiche.
I discendenti di coloro che morirono sotto gli attacchi chiedono ragione del perché ditali azioni ai discendenti di coloro che si resero responsabili ditale scelta, ed è doverosa una risposta perché, come dice l’autore, “la storia deve essere raccontata correttamente prima che si tramuti in leggenda e finisca in un eccesso di semplificazione” con il passare degli anni.
Questo libro, che è insieme una documentatissima ricerca storica e un’incalzante analisi etico-giuridica, cerca di dare alcune risposte definitive, in qualche caso scomode, ma utili per capire il mondo di ieri e di oggi.
Buona la dotazione fotografica, con immagini d’epoca significative e sconvolgenti.
LL
Da “Rid- Rivista Italia Difesa”, febbraio 2007, pagina 8
Tra le città morte - I bombardamenti sulle città tedesche: una necessità o un crimine?
Longanesi, 2006, Milano. Formato 21 xl 4cm, 432 pagine più 16 pagine di eventuali foto o notegrafie b/n.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, le forze aeree di Stati Uniti e Gran Bretagna attuarono massicci bombardamenti sulle città di Germania e Giappone, culminati nella distruzione di Amburgo, Dresda, Hiroshima, Nagasaki e Tokyo. L’autore, filosofo inglese di grande fama, si pone un quesito importante: tale offensiva fu realmente giustificata dalle necessità belliche o fu invece un crimine contro l’umanità?
Oggi, a distanza di settant’anni da quei tragici eventi, queste domande caratterizzano una delle ultime controversie legate a quel conflitto, sebbene esse si fossero affacciate già allora nella mente di molti, in relazione ad una strategia che ebbe come obiettivo quello di colpire città e popolazioni civili nemiche con ordigni incendiari e bombe atomiche.
I discendenti di coloro che morirono sotto gli attacchi chiedono ragione del perché ditali azioni ai discendenti di coloro che si resero responsabili ditale scelta, ed è doverosa una risposta perché, come dice l’autore, “la storia deve essere raccontata correttamente prima che si tramuti in leggenda e finisca in un eccesso di semplificazione” con il passare degli anni.
Questo libro, che è insieme una documentatissima ricerca storica e un’incalzante analisi etico-giuridica, cerca di dare alcune risposte definitive, in qualche caso scomode, ma utili per capire il mondo di ieri e di oggi.
Buona la dotazione fotografica, con immagini d’epoca significative e sconvolgenti.
LL
Da “Rid- Rivista Italia Difesa”, febbraio 2007, pagina 8
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