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Visualizzazione dei post da gennaio, 2011

Milizie alemanne del XVII

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                                                       Milizie alemanne del XVII

Nuove scoperte nella domus etrusca ritrovata a Vetulonia

Nuove scoperte nella domus etrusca ritrovata a Vetulonia Libero 20/1/2011 Risale a 2400 anni fa Nuove meraviglie sono tornate alla luce nella domus etrusca, unica in Italia, risalente a 2400 anni fa, scoperta nello scorso maggio a Vetulonia (Grosseto). La nuova casa aristocratica, nel quartiere di Poggiarello-Renzetti, uno dei quartieri della città etrusco-romana di Vetulonia, è ora riemersa in tutto il suo splendore mostrando aspetti della vita quotidiana degli Etruschi prima mai conosciuti agli storici I risultati dell'ultima campagna di scavi sono stati illustrati ieri in una conferenza stampa a Castiglione della Pescaia. All'interno dell'edificio, datato tra il III e il I secolo a.C. è stata ritrovatala sala da pranzo, dove erano conservati un triclinio, un intonaco a colori vivaci, un prezioso pavimento, arredi in marmo, vasellame e brocche. Sono stati scoperti due nuovi ambienti che fanno ben comprendere la grande estensione della casa signorile; altri vani continua

Tende. Architettura dei nomadi

Torvald Faegre Tende. Architettura dei nomadi Edizioni Dedalo Le tende sono tra le forme più antiche di architettura popolare. I popoli che le usano le costruiscono impiegando materiali naturali adatti a particolari condizioni ambientali. Questo libro, ampiamente corredato da illustrazioni, descrive il design dei principali tipi di tenda usati nel mondo dai popoli nomadi. Dal tipi degli Indiani d’america, alle tende siberiane, alla tenda nera del Medio Oriente, Torvald Faegre percorre un larghissimo itinerario che mostra la stupefacente ricchezza e varietà dei metodi costruttivi e di uso delle tende nomadi. Costruite da sempre in un armonico rapporto con l’ambiente che le circonda, le tende forniscono utili prototipi per il nostro moderno modo di abitare. Non a caso la tesi di Faegre è che gli elementi di design delle tende possono essere facilmente adatti a strutture permanenti. Dalla loro antichissima storia le tende ci trasmettono idee valide ancora oggi.

Norchia, in totale abbandono la monumentale necropoli etrusca rischia la fine di Pompei

Norchia, in totale abbandono la monumentale necropoli etrusca rischia la fine di Pompei Corriere di Viterbo 12/1/2011 La denuncia di Marco Ciorba, componente del coordinamento regionale di Fli VITERBO - Marco Ciorba, componente del coordinamento regionale Lazio di Futuro e Libertà, si esprime così in merito alla situazione attuale esistente nella necropoli etrusca di Norchia. "Il crollo di Pompei non è niente in confronto allo stato di degrado e completa distruzione delle necropoli etrusche, una fra tutte la stupenda Norchia nel comune di Viterbo. Norchia per la sua vastità costituisce la più grandiosa e spettacolare necropoli rupestre d'Italia. Sorge in corrispondenza di un altopiano tufaceo delimitato da tre torrenti e in questo monumentale sito archeologico un intero fianco di una valle ospita immense e rifinite tombe etrusche disposte su tre ordini ricavate direttamente nella roccia. Centinaia di tombe sono dislocate nell'intera area, una spettacolare tagliata etrusc

Una tomba d’epoca etrusca in uno dei cantieri dell’autostrada.

Una tomba d’epoca etrusca in uno dei cantieri dell’autostrada. 18/01/2011 Il Mattino Una tomba d’epoca etrusca in uno dei cantieri dell’autostrada. Un piccolo tesoro trovato durante i lavori di scavo che dovrà ora essere rimossa e sistemata in un sito più idoneo, per essere esaminata e classificata dagli esperti. L’intervento di rimozione che sarà effettuato dopodomani, giovedì, in presenza di tecnici della Soprintendenza che sono stati subito informati del ritrovamento e che coordineranno l’operazione. I tempi previsti sono di sei ore circa. Tanto ci vorrà per concludere l’intervento. E in autostrada ci saranno rallentamenti e deviazioni dovute proprio alla rimozione del prezioso reperto. Sarà quindi una giornata difficile per il traffico autostradale sul primo tratto, quello che congiunge la zona industriale a Pontecagnano. Le variazioni al transito sono comunicate dall’Anas che ha predisposto l’intervento. Sull’A3 Salerno-Reggio Calabria dalle ore 9,30 alle ore 15,30, la carreggiat

Il 2011 inizia sotto il segno dell’Antico Egitto

Il 2011 inizia sotto il segno dell’Antico Egitto Da gennaio un ciclo di conferenze all’Orto Botanico di Padova Nell’ambito del Progetto Egittoveneto, programma di ricerca nato con lo scopo di censire, catalogare e valorizzare il patrimonio di reperti egizi ed egittizzanti conservati nei Musei del Veneto, il Dipartimento di Archeologia dell’Università di Padova, il Dipartimento di Scienze dell’Antichità e del Vicino Oriente dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, il Centro di Ateneo per i Musei e i Musei di Scienze Archeologiche e d’Arte e di Antropologia dell’Ateneo patavino e il Servizio paesaggio culturale e BBCC- Ufficio valorizzazione Patrimonio storico-archeologico della Regione Veneto hanno programmato un ciclo di conferenze dal titolo Oltre i confini d'Egitto. Guerre, relazioni, scambi tra il paese del Nilo e gli altri popoli che si terranno da gennaio a marzo 2011 in diverse sedi delle strutture organizzatrici. Nell’Aula Emiciclo dell’Orto Botanico, via Orto Botanico 15 a

Navi romane, ci sarebbero sponsor a iosa

Navi romane, ci sarebbero sponsor a iosa MARTEDÌ, 28 DICEMBRE 2010 il tirreno Pisa Il direttore del cantiere: ecco perché è difficile concretizzarli PISA. Per le Antiche Navi di Pisa ci avviciniamo alla soglia di 1700 firme. In tanti hanno firmato l’appello per far riconoscere il Cantiere e il museo delle navi come sito archeologico dell’Unesco. L’appello naturalmente continua al sito www.iltirreno.it Il merito di aver riproposto la questione all’attenzione del dibattito locale e nazionale, è stata di tutti voi: i nostri lettori e di chi, via Internet, ha firmato l’appello del “Tirreno” e degli Amici dei monumenti e musei d’Italia. Intanto, dal direttore del cantiere e del museo, Andrea Camilli, giungono delle puntualizzazioni in merito agli sponsor. In realtà sarebbero tanti quelli che si sono proposti in questi anni, ma è risultato pressoché impossibile poter concretizzare le proposte. Il perché ce lo spiega appunto Camilli. «Il ministero - dice il direttore del cantiere - visto il

Einstürzende Altbauten

Einstürzende Altbauten Paul Badde Die Welt 30/12/2010 Ein Besuch in den Ruinen von Pompeji, die durch Regen and Misswirtschaft gefährdet sind Die Millionen von Besuchern in der antiken Stadt am Fuß des Vesuvs sind Segen and Fluch Es schüttete aus Kübeln, Wochen lang. Nach dem Regen kam die Kälte. Besucher aus aller Welt aber drangen sich weiter unverzagt vor den Stadttoren Pompejis. Schneidender Wind pfeift vom Meer über den Basalt der Via Stabiana, hinter deren Ende sich der Vesuv in den grauen Himmel reckt. Herrenlose Hunde streunen in Rudeln durch die Gemäuer. Rosmarin überwuchert viele Ruinen. Gelber Ginster krönt etliche Trümmerberge entlang der langen Via di Nola, unter denen noch ein gutes großes Drittel der geschäftigen Hafenstadt ruht, die am 24. August 79 vollständig dem Ausbruch des Vesuvs zum Opfer fiel. Vieles ist immer noch nicht ausgegraben, große Partien der alten Metropole ruhen weiter unter Bims und Lavaasche, die Pompeji teils mit einer 25 Meter dicken Schicht vers

Un enorme cantiere sulle colline di Rieti sopra ai resti dell’antica città sabina

Un enorme cantiere sulle colline di Rieti sopra ai resti dell’antica città sabina di Ferruccio Sansa “Il Fatto Quotidiano”, 11 dic. 2010 La tutela del patrimonio archeologico all’italiana: ruspe che lavorano senza sosta per realizzare dieci milioni di metri cubi di capannoni industriali e spianano le colline dove sorgeva la città sabina di Cures. Dove basta camminare nei campi per trovare resti di antiche ville, necropoli, acquedotti e templi. Siamo a Passo Corese (Rieti), a 40 chilometri da Roma: miliardi di euro di investimento per il cantiere più grande d’Italia. Un progetto voluto da centrosinistra, centrodestra e sindacati. Tutti d’accordo, tranne i comitati degli abitanti che si vedono scomparire le colline. E gli archeologi che qui speravano di poter trovare i resti della città di Numa Pompilio e Tito Tazio, antichi re di Roma. Ormai è perfino difficile immaginare la vita degli antichi sabini, con l’immenso cantiere che stravolge il paesaggio. Allora il nostro viaggio deve par

Susa ritrova l'antica reggia dei Celti

Susa ritrova l'antica reggia dei Celti Maurizio Lupo La Stampa - Torino 3/1/2011 Ritrovato il palazzo dell'antico Re delle Alpi Dopo duemila anni Susa scopre sotto il suo castello i resti del palazzo del Re più antico del Piemonte. No, non era un Savoia. Era Cozio, figlio di Donno. Dal 13 avanti Cristo, per più di una ventina d'anni, fu sovrano delle Alpi che ancora portano il suo nome. Governava quattordici tribù celtiche, controllava i passi alpini e ne riscuoteva il pedaggio. La sua epopea ritrova attualità grazie a cinque anni di scavi archeologici, appena conclusi dalla Soprintendenza guidata da Egle Micheletto. Con il sostegno di Stato, Provincia e Comune di Susa, l'archeologo Federico Barello dal 2005 ha indagato i sotterranei e le pertinenze del castello segusino. Ha scoperto che le sue cantine voltate sono antichi ambienti romani, fondati sulla roccia Con robusti pilastri sostenevano stanze in cui sono emersi resti di pavimenti a mosaico. «Facevano parte del

Il futuro del sito archeologico tra assenza della classe politica e battaglia del mondo scientifico

Il futuro del sito archeologico tra assenza della classe politica e battaglia del mondo scientifico Marcello Madau Nuova Sardegna 31/12/2010 E’ assai opportuno che il Convegno internazionale di antichistica Africa Romana da poco conclusosi a Sassari abbia promosso un ulteriore appello per Tuvixeddu, compendio ambientale ed archeologico fondamentale per la città di Cagliari con il suo sistema dei colli, con i segni della preistoria, una delle più importanti necropoli puniche del mondo, le testimonianze romane e quelle della modernità. Hanno protestato a centinaia storici, archeologi ed epigrafisti di tutto il mondo di fronte ad una vergogna tutta sarda e tutta nazionale, su animazione e spinta del Magnifico Rettore dell'Università di Sassari Attilio Mastino. Con motivazioni attente. Contro l'ennesimo misfatto sul quale non ha vigilato un ministro dei Beni e delle attività culturali che dicono, e ci auguriamo, dimissionario o sfiduciato. Tuvixeddu è un bene paesaggistico che si