Dario I
Dario I Dario, il cui nome persiano era Darayavaush , salì al trono di Persia nel 521 a.C., dopo aver rovesciato l'usurpatore Gaumata, che si spacciava per il fratello di Cambise. Dopo i primi anni di regno occupati nella soppressione di rivolte, Dario intraprese una vasta opera di organizzazione e ristrutturazione dell'impero. L'importanza della sua riforma, che fu mantenuta con scarse modifiche per tutto il periodo achemenide e in quelli seguenti, consisteva nel conciliare i principi dell'accentramento e dell'assolutismo con le autonomie dei tanti popoli soggetti. Il territorio dell'impero fu diviso in 20 province (satrapie), i cui governatori ( satrapi ), appartenenti all'aristocrazia persiana e nominati dal re, presiedevano all'amministrazione della giustizia, al comando delle truppe e alla riscossione dei tributi. I satrapi erano controllati da speciali ispettori che riferivano direttamente al re, ma i popoli vassalli conservavano la propria s