Eruzione in 3D

Eruzione in 3D
STEFANIA DI PIETRO
ESPRESSO – 5 gennaio 2012

Oltre settanta installazioni tra proiettori olografici, scanner laser e audio localizzato. Siamo al MAV di Ercolano, un museo archeologico virtuale, realizzato da Gaetano Capasso e finanziato dalla Provincia di Napoli, nel quale, spiega Capasso: «Lo spettatore viene immerso in una multiproiezione tridimensionale stereoscopica, assecondata da effetti sensoriali». E si cala nella Ercolano romana, prima e durante l'eruzione del Vesuvio che la distrusse. All'ingresso, il visitatore viene equipaggiato con un badge elettronico: schermi olografici e monitor touchscreen lo accompagnano poi lungo tutto il percorso. .Nell'area delle Terme, vengono riprodotte le antiche fragranze degli unguenti, e indossando un guanto speciale si può anche aggiungere la sensazione del tatto e del calore, continua Capasso. Maschere di satiri si fanno attraversare dalle nostre teste, creando una sorta di allucinazione grazie alla proiezione degli ologrammi nell'aria, senza l'uso di schermi, nebbia o vetri. La novità più importante, però, è il Teatro Virtuale con un sistema di visualizzazione i3D, cioè "tridimensionale immersivo". Contrariamente a quanto avviene nei cinema 3D, al Mav la scena non è, infatti, limitata a uno schermo frontale ma si sviluppa tutto intorno su un "nastro" in fibra argentata lungo 26 metri. Le immagini hanno così una definizione cinque volte superiore di quella di uno schermo ful Hd. Alla fine del percorso, la quiete è spezzata dal fragore del Vesuvio e nubi di ceneri ardenti, anch'esse virtuali, sorprendono i cyber turisti che rivivono così gli ultimi istanti della storia d'Ercolano.

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