Scoperta grande tomba etrusca Eccezionale sia dal punto scientifico che per i gioielli venuti alla luce
Scoperta grande tomba etrusca Eccezionale sia dal punto scientifico che per i gioielli venuti alla luce
BIANCA ZACCHEROTTI
DOMENICA, 11 OTTOBRE 2009 IL TIRRENO - Grosseto
CIVITELLA Ma la soprintendenza costringe al silenzio gli Indiana Jones di Maremma. Furibondo il sindaco
CIVITELLA. Un’altra tomba etrusca (più grande della prima, detta Del Tasso), scoperta a Casenovole nel comune di Civitella da laureandi locali in archeologia, paleontologia, architettura. Sono sempre loro a scavare, gratuitamente. Nel 2007 la notizia degli Indiana Jones di Maremma alla ricerca delle tombe perdute fece il giro del mondo (la pubblicò anche l’Herald Tribune).
Stavolta la scoperta, sebbene la tomba, probabilmente risalente al III-IV secolo avanti Cristo, a differenza della prima, sembra che sia stata violata, potrebbe essere ancora più importante dal punto di vista scientifico.
Ma è significativa anche per le dimensioni, per l’ottima conservazione degli scheletri sui quali i paleontologi, guidati dal prof. Francesco Mallegni docente di antropologia all’università di Pisa e presidente del comitato scientifico dell’associazione Odyssesus nata nel luglio 2007 per volontà dei giovani della zona, si apprestano a lavorare, per il mistero che si porta dietro lo splendido anello in oro con un grande scarabeo di probabile origine egizia, per l’alto numero degli inumati che potrebbe far supporre anche un riutilizzo della tomba stessa.
Peccato che la soprintendente abbia detto “no” alla richiesta del sindaco di Civitella, Fratini, di concedere una foto dell’anello e, soprattutto, che abbia seccamente vietato a chi scavava di rilasciare interviste, pena l’interruzione degli scavi.
Gli Indiana Jones, hanno dovuto obbedire alla dottoressa Gabriella Barbieri, responsabile di zona della soprintendenza, e sebbene si intuisse il loro forte desiderio di raccontare come erano arrivati alla scoperta inseguita così a lungo, hanno taciuto.
Niente interviste, quindi, e, a parere della soprintendenza, addirittura niente foto.
«Non riesco a capire il perché - ha detto il sindaco di Civitella, Paolo Fratini -; gli scavi si svolgono al bordo della strada. Lo sanno tutti e i gioielli sono ben custoditi».
Proprio in quel momento arriva un contadino: «Che avete trovato nella tomba?» chiede. A riprova che in posto del genere è molto difficile mantenere tali anche i segreti meglio custoditi (un telo verde, ai margini della strada, nasconde lo scavo). Qui non c’è nessuno che non sappia che esiste una necropoli; nessuno si stupisce che ai piedi del maestoso castello di Casenovole vengano scoperte altre tombe. Non solo cartografie, quindi, ma anche racconti di gente che aveva lavorato sul posto ed aveva raccontato a figli e nipoti di aver visto frammenti che facevano pensare alla presenza di una necropoli etrusca.
Sono loro ad aver trasmesso ai giovani del luogo questa passione che non paga. Sono loro ad aver raccolto i fondi: 18.000 euro, dalla Fondazione del Mps, dal Comune di Civitella, dalla Provincia e dall’ex manager americano Lee Iacocca che ha casa in zona.
BIANCA ZACCHEROTTI
DOMENICA, 11 OTTOBRE 2009 IL TIRRENO - Grosseto
CIVITELLA Ma la soprintendenza costringe al silenzio gli Indiana Jones di Maremma. Furibondo il sindaco
CIVITELLA. Un’altra tomba etrusca (più grande della prima, detta Del Tasso), scoperta a Casenovole nel comune di Civitella da laureandi locali in archeologia, paleontologia, architettura. Sono sempre loro a scavare, gratuitamente. Nel 2007 la notizia degli Indiana Jones di Maremma alla ricerca delle tombe perdute fece il giro del mondo (la pubblicò anche l’Herald Tribune).
Stavolta la scoperta, sebbene la tomba, probabilmente risalente al III-IV secolo avanti Cristo, a differenza della prima, sembra che sia stata violata, potrebbe essere ancora più importante dal punto di vista scientifico.
Ma è significativa anche per le dimensioni, per l’ottima conservazione degli scheletri sui quali i paleontologi, guidati dal prof. Francesco Mallegni docente di antropologia all’università di Pisa e presidente del comitato scientifico dell’associazione Odyssesus nata nel luglio 2007 per volontà dei giovani della zona, si apprestano a lavorare, per il mistero che si porta dietro lo splendido anello in oro con un grande scarabeo di probabile origine egizia, per l’alto numero degli inumati che potrebbe far supporre anche un riutilizzo della tomba stessa.
Peccato che la soprintendente abbia detto “no” alla richiesta del sindaco di Civitella, Fratini, di concedere una foto dell’anello e, soprattutto, che abbia seccamente vietato a chi scavava di rilasciare interviste, pena l’interruzione degli scavi.
Gli Indiana Jones, hanno dovuto obbedire alla dottoressa Gabriella Barbieri, responsabile di zona della soprintendenza, e sebbene si intuisse il loro forte desiderio di raccontare come erano arrivati alla scoperta inseguita così a lungo, hanno taciuto.
Niente interviste, quindi, e, a parere della soprintendenza, addirittura niente foto.
«Non riesco a capire il perché - ha detto il sindaco di Civitella, Paolo Fratini -; gli scavi si svolgono al bordo della strada. Lo sanno tutti e i gioielli sono ben custoditi».
Proprio in quel momento arriva un contadino: «Che avete trovato nella tomba?» chiede. A riprova che in posto del genere è molto difficile mantenere tali anche i segreti meglio custoditi (un telo verde, ai margini della strada, nasconde lo scavo). Qui non c’è nessuno che non sappia che esiste una necropoli; nessuno si stupisce che ai piedi del maestoso castello di Casenovole vengano scoperte altre tombe. Non solo cartografie, quindi, ma anche racconti di gente che aveva lavorato sul posto ed aveva raccontato a figli e nipoti di aver visto frammenti che facevano pensare alla presenza di una necropoli etrusca.
Sono loro ad aver trasmesso ai giovani del luogo questa passione che non paga. Sono loro ad aver raccolto i fondi: 18.000 euro, dalla Fondazione del Mps, dal Comune di Civitella, dalla Provincia e dall’ex manager americano Lee Iacocca che ha casa in zona.
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