La Grande Guerra rivissuta tra forti e trincee

La Grande Guerra rivissuta tra forti e trincee
Lunedì 15 Giugno 2009 CULTURA Pagina 39 L'ARENA

GUIDE. L’OPERA È DI MARIO BUSSONI
Si narrano anche retroscena ed episodi poco conosciuti


Novant’anni sono passati dalla fine del primo conflitto mondiale e dal fatidico Giorno della vittoria. Giorno nel quale il Regno d’Italia usciva vincitore, insieme alle Potenze dell’Intesa, dalla Grande Guerra. Ossia, da un conflitto terribile e sanguinoso che, di fatto, vedeva cancellati dalle carte geografiche gli Imperi Centrali. Da quel tempo a oggi, su questo drammatico conflitto, è stato scritto tutto e il contrario di tutto. Mario Bussoni, già collaboratore di numerosi altri quotidiani e mensili storici e turistici, dopo il successo ottenuto dalle guide storico-turistiche della collana Viaggi nella storia (Lo sbarco in Normandia, I Musei della storia e La Linea Maginot), ha mandato da poco in libreria La Grande Guerra, editore Mattioli 1885 (320 pagine, 19 euro, numerose foto a colori e in bianco-nero).
Per quest’opera, l’autore ha ripercorso, passo dopo passo, Piemonte, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Slovenia, alla riscoperta oltretutto di luoghi spesso sconosciuti al grande pubblico, quali la Linea Cadorna o gli inutili Forti dell’est friulano. Inoltre, ha battuto palmo a palmo i fronti Dolomitico, del Carso e dell’Isonzo e i luoghi della disfatta di Caporetto e della resistenza sul Piave, dove hanno valorosamente combattuto e si sono letteralmente dissanguate le truppe del Regio Esercito italiano.
La Grande Guerra, suddivisa nella parte storica e storico-turistica, dopo avere affrontato una particolare disamina degli avvenimenti, sfrondata di ogni retorica e in chiave alquanto critica, propone altresì numerosi itinerari di tutto quello che oggi è rimasto da vedere su un conflitto che è costato all’Italia 650 mila morti; 220 mila grandi invalidi; 600 mila prigionieri (dei quali 100 mila non ritornati); e una spesa 148 miliardi di spesa (il doppio dal 1861 al 1913). Un viaggio non solo nella storia ma nella coscienza collettiva, una riflessione fondata sui fatti e sui luoghi, che ripropone il tema dell’inutilità dei conflitti nella soluzione delle contese internazionali.
L’autore indica inoltre, avvalendosi anche di documenti inediti, i retroscena del conflitto, i giri di valzer, che hanno preceduto l’ambigua discesa in guerra del Regno d’Italia, le furbizie adottate dal re Vittorio Emanuele III; le pavidità di alcuni ministri, le croniche incapacità dei nostri Comandi superiori, generale Luigi Cadorna in testa, nel valutare ogni situazione, l’eroismo e il sacrificio dei soldati, spesso impiegati come statistica e spediti a morte sicura senza un perché e senza mai ottenere un solo risultato concreto; l’allucinante guerra di trincea o sui picchi delle Dolomiti, la clamorosa rotta di Caporetto, l’inconsistente vittoria di Vittorio Veneto e il conflitto vinto in qualche modo sul campo, ma poi perso a tavolino alla Conferenza di pace di Parigi.
L’opera La Grande Guerra, che si avvale della direzione editoriale del giornalista Emanuele Roncalli e delle fotografie di Marcello Calzolari, è di grande interesse non solo per gli appassionati di storia, ma anche per i semplici turisti che intendano visitare e ripercorrere i luoghi che furono teatro di cruenti battaglie. La collana Viaggi nella Storia è consultabile sul sito internet www.viaggiestoria.com .

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