PALMANOVA Vecchi sepolcri scoperti in Duomo

PALMANOVA Vecchi sepolcri scoperti in Duomo
Mauro Mazzilli
13 GIUGNO 2008, IL GAZZETTINO ONLINE

Verrà effettuata una mappatura del sottosuolo. Il geosonar ha individuato altri segreti

Una ventina di tombe emergono dalla rimozione del pavimento datato 1841

Palmanova
Stanno riservando numerosissime sorprese i lavori per l'installazione del nuovo impianto di riscaldamento nel duomo dogale: Con la rimozione dell'antico pavimento datato 1841, sono venuti alla luce una ventina di nuovi sepolcri, alcuni forniti di relativa lapide con inciso il nome del defunto mentre altri sono del tutto anonimi. La tomba più antica ritrovata risale al 1641 e un'altra scoperta ha consentito di accertare che di fronte alle tre absidi sono state posizionate dei tumuli per ospitare gli associati alle tre maggiori Confraternite della fortezza. Al centro quella del Santissimo Sacramento, a destra quella del Rosario e a sinistra quella della Vergine del Carmine. Si evince dal ritrovamento che ahimè anche in tempi antichi esisteva differenza fra ricchi e poveri. Infatti le spoglie dei notabili e della gente facoltosa erano conservate sotto pietre tombali con le loro iscrizioni e stemmi mentre quelle dei popolani venivano sepolte alla buona senza fasti né scritte. Monsignor Angelo Del Zotto, arciprete di Palmanova, unitamente all'architetto Paolo Coretti, responsabile del cantiere, sta seguendo da vicino gli sviluppi dell'intervento ed è già stata contattata la Sovrintendenza che ha effettuato un primo sopralluogo. Si tratta di studiare come salvaguardare le urne ritrovate, vale a dire se lasciarle al loro posto o collocarle sui muri perimetrali del sacro edificio oppure trovare una soluzione di compromesso e conservare una parte nel loro originale sito ed altre spostarle in luogo diverso. Nel prosieguo dei lavori verrà messo in funzione un geosonar per effettuare una mappatura del sottosuolo poiché è stato accertato che ci sono delle camere a varia profondità. Un altro ritrovamento riguarda l'impiantito. Si è accertato che prima di quello adesso asportato ve n'era una in cotto bicromatico con colori fra il rossiccio e il giallognolo. Quello posizionato a metà dell'800 invece era composto da piastrelle bianche in pietra di Aurisina e pietre nere provenienti dalla Val Rosandra. E' stato stabilito inoltre che nella parte di maggior usura, cioè quella centrale del duomo, le mattonelle sono state realizzate in cemento. In un suo suo libro il compianto monsignor Pierto Damiani afferma che il primo documento che parla dell'apertura di un tumulo in duomo risale al 1610. Fu fatto scavare dal Provveditore Generale Giovanni Pasqualigo per ovviare alla scomodità di portare i cadaveri al lontano cimitero di Palmada. Così, la principale chiesa cittadina sta svelando i suoi segreti. E siamo soltanto all'inizio.

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