Riapre dopo 38 anni il piccolo museo coi resti della necropoli

Riapre dopo 38 anni il piccolo museo coi resti della necropoli
VENERDÌ, 15 LUGLIO 2011 IL TIRRENO

Dal 30 luglio visitabile dalle 17,30 alle 20. La direttrice Regoli: «Sarà legato alla storia del territorio»

CASTIGLIONCELLO. Il visitatore in vetrina, come un pezzo da museo. E i veri reperti archeologici liberi, negli scaffali adagiati sulle pareti di quel modello di urna fittile dell’età ellenestica, a forma di tempietto, che si mostra nel verde del Poggetto che domina Punta Righini. Lo volle così, nel 1912, Luigi Adriano Milani, soprintendente alle Antichità dell’Etruria e direttore del Regio Museo Archeologico di Firenze, nonché nonno del famoso don Lorenzo, priore di Barbiana.
Dopo l’annuncio dei lavori di restauro fatto da palazzo civico l’anno scorso (320mila euro, contributo europeo e finanziamenti di Regione e Comune), siamo finalmente al momento della verità per il museo archeologico di Castiglioncello che il 30 luglio prossimo sarà inaugurato dopo 38 anni di stop. Chiusura che risale al 1973 quando la Soprintendenza lo spogliò degli oggetti qui custoditi perché la struttura era ormai preda dell’incuria, di una difficile manutenzione e del declino dei piccoli spazi museali.
Eppure, sebbene modesto nelle dimensioni architettoniche, quello di Castiglioncello è considerato un museo nazionale. Lo volle assolutamente Luigi Milani per dare una collocazione ai reperti della necropoli di Castiglioncello e per realizzarlo ottenne dal barone Fausto Patrone una piccola porzione di terreno sulla cima del Poggetto di Punta Righini. C’erano da collocare 163 reperti archeologici rivenuti dagli scavi della Torre Medicea che Diego Martelli propose al Milani. Il quale fu poi l’artefice di due ampie campagne di scavi che consentirano di far venire alla luce, nella più turistica delle nostre frazioni, circa 350 tombe. «Il 30 luglio riapriremo al pubblico questo luogo - spiega Edina Regoli, direttore del museo archeologico di Rosignano ed artefice del progetto di riapertura di Castiglioncello - che fu già concepito in modo innovativo da Luigi Milani per conservare e preservare la memoria storica di Castiglioncello. Abbiamo pensato ad un restauro che recepisse questo disegno innovativo evitando un recupero retrò. Il visitatore si troverà collocato in una vetrina dalla quale potrà apprezzare i reperti che, invece, saranno collocati negli scaffali ai lati della struttura, in modo da utilizzare al meglio gli spazi». In questi giorni tecnici ed operai della Gopion, impresa specializzate nelle vetrine museali, stanno ultimando i lavori. Dal 30 luglio inaugurazione ed apertura per tutta l’estate, con orario dalle 17,30 alle 20.
Non cela la soddisfazione per questo piccolo gioiello che torna a nuova vita il sindaco Alessandro Franchi. Il quale sottolinea l’importante contributo della Regione per il restauro e l’opportunità di valorizzare il turismo attraverso la rinnovata proposta del museo archeologico.

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