Villa dei Misteri, nuove scoperte
Villa dei Misteri, nuove scoperte
02 luglio 2009, corriere del Mezzogiorno
Gli scavi ostacolati dalla presenza di costruzioni abusive
L a Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Napoli e Pompei ha reso noti ieri una serie di risultati relativi alle ultime scoperte effettuate sul sito della famosa Villa dei Misteri. Proprio qui, infatti, a cento anni dall’inizio degli scavi, nuove e significative scoperte hanno coronato di recente il continuo lavoro degli archeologi. Nel monumento, celebre specialmente per la grande, ammiratissima pittura delle nozze di Bacco e Arianna, sono state messe recentemente in luce, tra l’altro, la cella vinaria con un primo filare di dolia (grandi contenitori sferici), gli ambienti rustici i cui manti di tegole sono ancora integri, ambienti di pertinenza del primo piano della Villa e coltivazioni sul fianco della via Superior che costeggiava il lato Est, nonché una porzione del grande portico meridionale che era ancora sepolta.
Queste novità restituiscono una più completa conoscenza della Villa, la cui prima costruzione risale al secondo secolo avanti Cristo, anche se rifacimenti e modificazioni si sono susseguiti sul sito fino al momento dell’eruzione del Vesuvio nell’anno 79 dell’era cristiana.
La Soprintendenza ha inoltre effettuato una serie di lavori allo scopo di garantire un più ampio spazio paesaggistico intorno alla Villa dei Misteri medesima, ricavando così un più agevole ingresso per i visitatori che vi provengono dalla città antica.
Questi lavori, come comunica la stessa Soprintendenza con una polemica nota conclusiva, «si sono svolti con notevoli difficoltà, a causa della presenza di costruzioni abusive, come un ristorante, e dell’opposizione dei proprietari circostanti. Gli ostacoli che si frappongono ad un più decoroso inquadramento paesaggistico della celebre Villa non sono stati superati neanche dall’impegno del Commissario delegato all’emergenza di Pompei».
R. C.
02 luglio 2009, corriere del Mezzogiorno
Gli scavi ostacolati dalla presenza di costruzioni abusive
L a Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Napoli e Pompei ha reso noti ieri una serie di risultati relativi alle ultime scoperte effettuate sul sito della famosa Villa dei Misteri. Proprio qui, infatti, a cento anni dall’inizio degli scavi, nuove e significative scoperte hanno coronato di recente il continuo lavoro degli archeologi. Nel monumento, celebre specialmente per la grande, ammiratissima pittura delle nozze di Bacco e Arianna, sono state messe recentemente in luce, tra l’altro, la cella vinaria con un primo filare di dolia (grandi contenitori sferici), gli ambienti rustici i cui manti di tegole sono ancora integri, ambienti di pertinenza del primo piano della Villa e coltivazioni sul fianco della via Superior che costeggiava il lato Est, nonché una porzione del grande portico meridionale che era ancora sepolta.
Queste novità restituiscono una più completa conoscenza della Villa, la cui prima costruzione risale al secondo secolo avanti Cristo, anche se rifacimenti e modificazioni si sono susseguiti sul sito fino al momento dell’eruzione del Vesuvio nell’anno 79 dell’era cristiana.
La Soprintendenza ha inoltre effettuato una serie di lavori allo scopo di garantire un più ampio spazio paesaggistico intorno alla Villa dei Misteri medesima, ricavando così un più agevole ingresso per i visitatori che vi provengono dalla città antica.
Questi lavori, come comunica la stessa Soprintendenza con una polemica nota conclusiva, «si sono svolti con notevoli difficoltà, a causa della presenza di costruzioni abusive, come un ristorante, e dell’opposizione dei proprietari circostanti. Gli ostacoli che si frappongono ad un più decoroso inquadramento paesaggistico della celebre Villa non sono stati superati neanche dall’impegno del Commissario delegato all’emergenza di Pompei».
R. C.
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