scoperte: lì sono le mura medievali e ì bastioni spagnoli

scoperte: lì sono le mura medievali e ì bastioni spagnoli
(p.b.f.sa.)
06/08/2006; LA Repubblica, Milano

L'archeologo: in quella zona c'erano chiese e palazzi.

IN PRINCIPIO furono gli scheletri di Porta Romana. Il macabro ammasso di resti umani trovati nelle viscere di piazza Medaglie d'Oro. Adesso tocca ai resti medievali, o rinascimentali, emersi in un cantiere dietro palazzo di Giustizia. Sembra che a Milano ogni volta che si buca la terra per costruire un parcheggio, salti mori una sorpresa. Specialmente in quella fetta di città compresa nella cerchia dei Navigli e delimitata dalla circonvallazione interna.
Professor Marco Sannazaro, docente di archeologia medievale all'università Cattolica, che tipo di resti possono essere quelli di via San Barnaba?
«Beh, lì ci può essere di tutto. Ma tenderei a escludere cose vecchissime».
Cioè?
«Bisogna partire dalla collocazione geografica della via. Siamo tra le mura medievali — per
intenderci quelle che sorgevano dove ora c'è la circonvallazione interna, via Visconti di Modrone — e i bastioni spagnoli, lungo viale Monte Nero e viale Regina Margherita. È un'area fuori dal perimetro della città romana...«.
E questo che cosa significa?
«Che vi si possono trovare resti medievali, o rinascimentali, o addirittura di età moderna. Difficilmente andiamo più indietro nel tempo. Anche se in archeologia tutto è possibile».
Se quelle mura fossero, come sembra, medievali, quale sarebbe il loro valore da un punto di vista archeologico?
«Dipende da molte cose. È troppo presto per dirlo. Anche perché, essendo iniziato da poco il cantiere, probabilmente i primi reperti venuti alla luce sono ancora abbastanza in superficie».
Che cosa poteva sorgere in età medievale nell'area dell'attuale tribunale?
«Edifici, chiese. Di tutto. Il valore archeologico varia a seconda del tipo di costruzione. Del suo stato di conservazione. Della presenza o meno di elementi decorativi».
Lei ha subito specificato che la zona di cui stiamo parlando è fuori dalla cerchia della città romana. Questo, però, non esclude che vi possano essere scoperte di pregio...
«Certo. Ma non antichissime. In quell'area c'è una densità di resti medievali notevole. È normale che scavando vengano alla luce».
È quello che sta accadendo. Addirittura un mese fa in piazza Medaglie d'Oro sono stati scoperti 157 scheletri. E in quel caso nessuno, né il Comune né la Soprintendenza, ha ritenuto di dover comunicare la scoperta ai cittadini. Le sembra normale?
«A volte non è che non si voglia comunicare una scoperta. È che non si può, tutte le volte che si trova qualcosa, dirlo subito. A volte si usa una giusta prudenza per non creare dei falsi allarmi. Di scavi archeologici, di cantieri, ce ne sono tanti. E prima di capire davvero che cosa si è trovato, spesso passa del tempo».

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