E’ a Cipro e risale al 2000 a. C. la più antica fabbrica di profumi
E’ a Cipro e risale al 2000 a. C. la più antica fabbrica di profumi
Barbara Cilenti
Corriere della Sera, 15/11/2005
Una missione di ricercatori indaga il sito archeologico di Pyrgos/Mavroraki (Cipro), a circa 90 km a sudovest della capitale Nicosia. di un edificio industriale preistorico e scopre una fabbrica per produrre profumi. «Stiamo lavorando a un raro complesso polindustriale distrutto da un terremoto nel 1900 a. C. circa — afferma Maria Rosaria Belgiorno. capo del team della missione archeologica condotta dall'Istituto di tecnologia applicata ai Beni culturali del Cnr di Roma — ma gli scavi in corso stanno riportando alla luce un mondo sofisticato che ruotava intorno alla produzione dell'olio d'oliva e al riciclaggio degli scarti di lavorazione, come la sansa utilizzata per la lavorazione del rame. In 14 fossette colme di carbone abbiamo, invece, ritrovato altrettante brocche per l'estrazione dei profumi che contenevano olio d'oliva ed essenze. La profumeria di Pyrgos. risalente al 2000 a. C, è per ora la più antica trovata nel mondo, con il suo corredo di quasi 50 oggetti». La scoperta non riguarda solo i profumi, ma anche la produzione di altri generi di lusso come oggetti di rame, tessuti variopinti e cosmetici. In base alle testimonianze epigrafiche e iconografiche dell'epoca, queste attività produttive erano molto comuni ed erano oggetto di un mercato fiorente. «Le prove materiali che potevano dare una concreta testimonianza delle tecnologie dell'epoca erano molto scarse, se non quasi mille — continua Belgiorno —. Con il ritrovamento effettuato a Pyrgos si ha invece evidenza di veri poli industriali che producevano anche profumi, quando sino a ora le prove tangibili erano testimoniate solo dalle ampolle contenenti profumi, ritrovate nelle tombe». Le iscrizioni micenee e i geroglifici egiziani riportano nomi di svariale essenze, ma bisogna arrivare alla fine dell'età classica e al periodo romano per trovare esempi di fabbriche per profumi, come quella famosa di Pompei e quella di Cleopatra vicino ad Alessandria d'Egitto, più recenti di quasi 20 secoli rispetto a quella di Pyrgos. Al gruppo di archeologi, diretti dalla Belgiorno. le essenze ritrovate hanno ricordato quelle ancora oggi in uso. Odorando alcune essenze, riprodotte in laboratorio, si possono riconoscere aromi comunemente utilizzati anche oggi. Come dire che i gusti, anche a distanza di 4000 anni, non sono cambiati. Tra le 18 essenze individuate si trovano gli aromi di resina di pino, rosmarino, alloro, mirto, anice e bergamotto, piante tipiche di Cipro e del Mediterraneo.
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nostra nota, nel disegno, dal nostro archivio: Afrodite e Ares
Corriere della Sera, 15/11/2005
Una missione di ricercatori indaga il sito archeologico di Pyrgos/Mavroraki (Cipro), a circa 90 km a sudovest della capitale Nicosia. di un edificio industriale preistorico e scopre una fabbrica per produrre profumi. «Stiamo lavorando a un raro complesso polindustriale distrutto da un terremoto nel 1900 a. C. circa — afferma Maria Rosaria Belgiorno. capo del team della missione archeologica condotta dall'Istituto di tecnologia applicata ai Beni culturali del Cnr di Roma — ma gli scavi in corso stanno riportando alla luce un mondo sofisticato che ruotava intorno alla produzione dell'olio d'oliva e al riciclaggio degli scarti di lavorazione, come la sansa utilizzata per la lavorazione del rame. In 14 fossette colme di carbone abbiamo, invece, ritrovato altrettante brocche per l'estrazione dei profumi che contenevano olio d'oliva ed essenze. La profumeria di Pyrgos. risalente al 2000 a. C, è per ora la più antica trovata nel mondo, con il suo corredo di quasi 50 oggetti». La scoperta non riguarda solo i profumi, ma anche la produzione di altri generi di lusso come oggetti di rame, tessuti variopinti e cosmetici. In base alle testimonianze epigrafiche e iconografiche dell'epoca, queste attività produttive erano molto comuni ed erano oggetto di un mercato fiorente. «Le prove materiali che potevano dare una concreta testimonianza delle tecnologie dell'epoca erano molto scarse, se non quasi mille — continua Belgiorno —. Con il ritrovamento effettuato a Pyrgos si ha invece evidenza di veri poli industriali che producevano anche profumi, quando sino a ora le prove tangibili erano testimoniate solo dalle ampolle contenenti profumi, ritrovate nelle tombe». Le iscrizioni micenee e i geroglifici egiziani riportano nomi di svariale essenze, ma bisogna arrivare alla fine dell'età classica e al periodo romano per trovare esempi di fabbriche per profumi, come quella famosa di Pompei e quella di Cleopatra vicino ad Alessandria d'Egitto, più recenti di quasi 20 secoli rispetto a quella di Pyrgos. Al gruppo di archeologi, diretti dalla Belgiorno. le essenze ritrovate hanno ricordato quelle ancora oggi in uso. Odorando alcune essenze, riprodotte in laboratorio, si possono riconoscere aromi comunemente utilizzati anche oggi. Come dire che i gusti, anche a distanza di 4000 anni, non sono cambiati. Tra le 18 essenze individuate si trovano gli aromi di resina di pino, rosmarino, alloro, mirto, anice e bergamotto, piante tipiche di Cipro e del Mediterraneo.
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nostra nota, nel disegno, dal nostro archivio: Afrodite e Ares
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