Torna alla luce il Fanum Voltumnae, il 'Vaticano' etrusco

Torna alla luce il Fanum Voltumnae, il 'Vaticano' etrusco
il Resto del Carlino (Emilia Romagna) 04/09/2006

MACERATA — E' targata Macerata quella che è considerata dagli esperti una delle più importanti scoperte archeologiche degli ultimi anni. Ci sono voluti sei anni di scavi e ricerche per riportare alla luce Fanum Voltumnae, il santuario federale delle dodici città etrusche, una sorta di Vaticano di questa antica civiltà. Il Dipartimento di scienze archeoldgiche e storiche dell'antichità dell'Università di Macerata ha individuato l'insediamento ai piedi di Orvieto, nella spianata di Campo della Fiera, e secondo il direttore dello scavo, Simonetta Stopponi, docente ordinario di etruscologia e archeologia italica all'Ateneo maceratese, l'identità dello scavo potrà essere confermata solo con il ritrovamento di un'iscrizione dedicata al dio Voltumna, patrono del popolo etrusco. La vasta area pianeggiante ad ovest del pianoro tufaceo su cui sorge Orvieto deriva il proprio nome, Campo della Fiera, dal fatto di essere stata per secoli sede di fiere e mercati periodici. In questa zona, sul finire del XIX sec. vennero condotti scavi che rivelarono la presenza di un'area di culto etrusca. Nel corso di una ricerca di superficie effettuata nell'area di Campo della Fiera, sono stati raccolti diversi frammenti di terrecotte architettoniche, una delle quali affine a un esemplare recuperato nel corso degli scavi ottocenteschi. Partendo da queste evidenze, dal 2000 l'Università degli Studi di Macerata sta conducendo indagini archeologiche annuali nella zona «Podere Giardino», toponimo che, significativamente, richiama quello dell'area in cui si avviarono le prime ricerche, nel 1876. Alle indagini di scavo e al lavoro in laboratorio oltre agli studenti dell'Ateneo maceratese, prendono parte anche quelli delle Università di Viterbo, Siena, Firenze e Arizona.

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