Necropoli ellenistica riportata alla luce durante lavori idrici
Necropoli ellenistica riportata alla luce durante lavori idrici
26.08.2009, LA SICILIA
Gela.Dal sottosuolo gelese continuano ad affiorare i "tesori" dell'antica città greca. L'ultima scoperta, in ordine di tempo, risale a ieri ed è avvenuta, casualmente, durante i lavori di scavo per il rifacimento della condotta idrica di fronte la chiesa dei Cappuccini. E' emerso così un lembo di necropoli sulla cui presenza - già nei primi anni del secolo scorso - erano state avanzate ipotesi da parte di archeologi del calibro di Paolo Orsi che già in quegli anni aveva indicato il quartiere Borgo, la zona, cioè, dove è affiorata la necropoli, di interesse archeologico alla stessa stregua di Caposoprano.
L'ipotesi ha trovato conferma ieri con la scoperta della necropoli di età greca, utilizzata tra il VII e V secolo a.C. Alcune sepolture di tipo "enchytrismos" alla cappuccina e un piccolo sarcofago litico in parte violato sono emersi durante gli scavi, al di sotto del basolato. I lavori di scavo sono coordinati dalla Soprintendenza di Caltanissetta, diretta dalla dott. Rosalba Panvini, eseguiti sotto la direzione scientifica della dott. Carla Guzzone ed effettuati dall'archeologo Gianluca Calà, coadiuvato da Antonio Catalano. «Abbiamo avviato un'indagine scientifica - ha detto il Soprintendente Panvini - attendiamo ora il finanziamento regionale per la prosecuzione degli scavi». Negli ultimi mesi diversi sono stati i ritrovamenti ellenistici a Gela. Dal recupero del relitto greco avvenuto lo scorso anno, al ritrovamento di vasellame a mare e di una patena bizantina, fino alla scoperta di una lussuosa villa di età ellenistica a Caposoprano.
Laura Mendola
26.08.2009, LA SICILIA
Gela.Dal sottosuolo gelese continuano ad affiorare i "tesori" dell'antica città greca. L'ultima scoperta, in ordine di tempo, risale a ieri ed è avvenuta, casualmente, durante i lavori di scavo per il rifacimento della condotta idrica di fronte la chiesa dei Cappuccini. E' emerso così un lembo di necropoli sulla cui presenza - già nei primi anni del secolo scorso - erano state avanzate ipotesi da parte di archeologi del calibro di Paolo Orsi che già in quegli anni aveva indicato il quartiere Borgo, la zona, cioè, dove è affiorata la necropoli, di interesse archeologico alla stessa stregua di Caposoprano.
L'ipotesi ha trovato conferma ieri con la scoperta della necropoli di età greca, utilizzata tra il VII e V secolo a.C. Alcune sepolture di tipo "enchytrismos" alla cappuccina e un piccolo sarcofago litico in parte violato sono emersi durante gli scavi, al di sotto del basolato. I lavori di scavo sono coordinati dalla Soprintendenza di Caltanissetta, diretta dalla dott. Rosalba Panvini, eseguiti sotto la direzione scientifica della dott. Carla Guzzone ed effettuati dall'archeologo Gianluca Calà, coadiuvato da Antonio Catalano. «Abbiamo avviato un'indagine scientifica - ha detto il Soprintendente Panvini - attendiamo ora il finanziamento regionale per la prosecuzione degli scavi». Negli ultimi mesi diversi sono stati i ritrovamenti ellenistici a Gela. Dal recupero del relitto greco avvenuto lo scorso anno, al ritrovamento di vasellame a mare e di una patena bizantina, fino alla scoperta di una lussuosa villa di età ellenistica a Caposoprano.
Laura Mendola
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